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Domenica, 28 Aprile 2024
Commissariato / Canicattì

Lite in famiglia e minacce di morte al genero: 65enne denunciato per omessa custodia di armi

I poliziotti, visto la situazione incandescente, per evitare rischi, volevano procedere in via cautelativa al sequestro, ma hanno accertato diverse irregolarità

Intervengono per una lite in famiglia, con minacce di morte fatte dal suocero al genero, e denunciano il sessantacinquenne per omessa custodia di armi. Ad accorrere, in maniera fulminea, per riportare la calma nell'abitazione di Canicattì sono stati i poliziotti del commissariato cittadino. Agenti che, ad un certo punto, visto che la situazione familiare era incandescente, volevano procedere al sequestro, in via cautelativa, delle armi legittimamente possedute dal sessantacinquenne canicattinese. La scoperta è stata però semplice: non soltanto mancavano, nel luogo dove avrebbero dovuto essere, alcune armi, ma anche quelle che c'erano sono risultate essere conservate tutt'altro che a modo. Ecco perché, a carico dell'uomo, si è configurata la fattispecie di omessa custodia di armi.

I poliziotti del commissariato di Canicattì, raccogliendo la segnalazione di alcuni vicini di casa che si sono allarmati per le urla che sentivano provenire dall'abitazione, sono accorsi per la lite in famiglia. Una concitata discussione fra la coppia e i genitori di lei, tutti residenti nella medesima casa. Lite durante la quale sarebbero state fatte anche delle minacce di morte dal suocero al genero. Per evitare rischi e tragedie, in via cautelativa, i poliziotti hanno proceduto al sequestro delle armi legittimamente possedute dal sessantacinquenne, ma hanno, appunto, scoperto che quella armi venivano tenute senza rispettare la normativa. Addirittura alcune delle armi indicate, mancavano - stando all'accusa formalizzata a carico del canicattinese - dal luogo indicato per la regolare custodia.  

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