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Lunedì, 29 Aprile 2024
Violenze domestiche / Grotte

Sputi, bastonate e minacce di morte alla moglie per almeno 8 anni: giudizio abbreviato per 80enne

La donna, alla quale fu prospettato che sarebbe morta nell'incendio della sua abitazione, fu salvata dopo l'intervento dei carabinieri

Rito abbreviato per l'ottantenne di Grotte accusato di avere minacciato di morte la moglie per almeno otto anni e averla presa a sputi e schiaffi. L'uomo, a partire dal 2015, secondo la ricostruzione dei fatti del pubblico ministero Elettra Consoli che ha chiesto il rinvio a giudizio, l'avrebbe costretta a subire continue vessazioni e umiliazioni. "Putt... mi fai schifo, te ne devi andare da qua... non è casa tua" - le avrebbe detto in numerose circostanze distruggendo, durante i suoi scatti di rabbia, le suppellettili dell'abitazione. 

In diverse occasioni, inoltre, secondo l'atto di accusa della procura, l'avrebbe minacciata di morte dicendole: "Devo incendiare casa con te dentro". In altre circostanze, durante litigi per futili motivi, le avrebbe sputato addosso, l'avrebbe spintonata e l'avrebbe colpita con schiaffi dicendole che non l'avrebbe picchiata ulteriormente solo per non lasciarle dei segni visibili sul corpo.

Particolarmente lunga e articolata la lista delle presunte vessazioni. Nel 2016, dopo avere sentito una telefonata con una parente alla quale l'avrebbe accusato, l'avrebbe spinta facendola cadere sul divano, le avrebbe sputato addosso, prendendola a schiaffi, insultandola e, infine, cacciandola da casa.

E poi ancora, oltre ad averla schiaffeggiata numerose altre volte e avere rotto alcuni oggetti presenti nella camera da letto, l'avrebbe colpita almeno quattro volte alla testa con il bastone che la donna teneva in mano e poi le avrebbe stretto una sciarpa attorno al collo per simulare uno strangolamento: in quella circostanza la donna riuscì a reagire colpendolo con uno schiaffo. Subito dopo questo episodio, che risale allo scorso 8 giugno, ci fu intervento dei carabinieri che fecero partire le indagini.

Il difensore, l'avvocato Gianfranco Pilato, all'udienza preliminare, in cui la presunta vittima non si è costituita parte civile, ha comunicato la strategia processuale del rito abbreviato. Il gup Giuseppe Miceli ha, quindi, aggiornato il procedimento al 10 gennaio per le conclusioni di tutte le parti. 

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