rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Il verdetto / Grotte

Accusato di avere minacciato di morte la moglie e di averla presa a sputi e bastonate: assolto ottantenne

La donna, alla quale fu prospettato che sarebbe stata uccisa nell'incendio della sua abitazione, dopo 8 anni di presunte violenze fu soccorsa dai carabinieri: il giudice, tuttavia, non le crede

A processo con l'accusa di avere maltrattato la moglie per otto anni, minacciandola di morte e prendendola a sputi e schiaffi, viene assolto.

La sentenza è stata emessa dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo, nei confronti di un ottantenne di Grotte.

L'uomo, a partire dal 2015, secondo la ricostruzione dei fatti del pubblico ministero Elenia Manno che aveva chiesto la condanna a 2 anni, l'avrebbe costretta a subire continue vessazioni e umiliazioni. "Putt... mi fai schifo, te ne devi andare da qua... non è casa tua" - era accusato di averle detto in numerose circostanze distruggendo, durante i suoi scatti di rabbia, le suppellettili dell'abitazione. 

In diverse occasioni, inoltre, secondo l'ipotesi che non ha retto al vaglio del processo, l'avrebbe minacciata di morte dicendole: "Devo incendiare casa con te dentro". In altre, durante litigi per futili motivi, le avrebbe sputato addosso, l'avrebbe spintonata e l'avrebbe colpita con schiaffi dicendole che non l'avrebbe picchiata ulteriormente solo per non lasciarle dei segni visibili sul corpo. Le accuse della donna, secondo quanto ha sostenuto il pm, erano riscontrate anche dalla figlia dell'imputato che lo avrebbe descritto come un violento.

Maltrattamenti alla moglie per 8 anni, chiesto rinvio a giudizio

Particolarmente lunga e articolata la lista delle presunte vessazioni. Nel 2016, dopo avere sentito una telefonata con una parente alla quale l'avrebbe accusato, secondo la presunta vittima l'aveva spinta facendola cadere sul divano, le aveva sputato addosso, prendendola a schiaffi, insultandola e, infine, cacciandola da casa.

E poi ancora, oltre ad averla schiaffeggiata numerose altre volte e avere rotto alcuni oggetti presenti nella camera da letto, sempre secondo l'ipotesi sconfessata dal verdetto del giudice, l'aveva colpita almeno quattro volte alla testa con il bastone che la donna teneva in mano e poi le aveva stretto una sciarpa attorno al collo per simulare uno strangolamento: in quella circostanza la donna raccontò di essere riuscita a reagire colpendolo con uno schiaffo. Subito dopo questo episodio, che risale allo scorso 8 giugno, ci fu intervento dei carabinieri che fecero partire le indagini.

Il difensore, l'avvocato Gianfranco Pilato, aveva replicato alle richieste della procura sostenendo che non vi fosse alcun riscontro alle accuse della donna e che, peraltro, gli stessi vicini di casa avevano riferito di non aver mai sentito grida o litigi e, anzi, di averli visti insieme serenamente. 

Tesi che è stata accolta dal giudice ha lo ha assolto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Accusato di avere minacciato di morte la moglie e di averla presa a sputi e bastonate: assolto ottantenne

AgrigentoNotizie è in caricamento