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Domenica, 28 Aprile 2024
Turismo

"Fuori Bit", tutti a Milano per "promuovere Agrigento": spesi oltre 60mila euro

Il Parco archeologico ha stanziato le risorse su richiesta del Comune, ma non saranno le uniche risorse che serviranno a sostenere i costi. Tanti gli ospiti "non istituzionali"

E' stata presentata come la punta di diamante della partecipazione di Agrigento alla Borsa internazionale del turismo. Stiamo parlando del "Fuori Fiera BIT 2024", due giorni a Palazzo Giureconsulti, in via dei Mercanti, a due passi dal Duomo di Milano. Un evento che, diceva un po' pomposamente la nota stampa di annuncio, serviva a presentare la città futura capitale della cultura "in un conviviale aperto alla stampa internazionale, a tour operator, stakeholders ed istituzioni". 

Una iniziativa che non è stata esattamente "gratis". Gli unici soldi di cui si ha al momento certezza sono i circa 61mila euro che sono stati stanziati dal Parco archeologico, che ha affidato un incarico alla ditta "Tourist Service di Palillo Rosetta" per conto del Comune di Agrigento.

L'ente regionale ha appunto ricevuto 2 giorni prima dell'evento una specifica richiesta da Palazzo dei Giganti con cui si chiedeva di "compartecipare economicamente all'organizzazione di un evento per promuovere Agrigento Capitale della Cultura 2025 da svolgere, presso Palazzo Giureconsulti a Milano, il 3 e 4 febbraio 2024, utilizzando le somme previste dall’articolo 24-ter della legge regionale 3 novembre 2000, n. 20 per l'esercizio finanziario 2024". 

Il riferimento è appunto ad una norma che prevede l'onere per il Parco archeologico di versare una parte degli incassi al comune capoluogo (per il 2024 si parla di circa 600mila euro). Oltre alla Valle, a partecipare di dovrebbero essere due Assessorati regionali e altri enti.

I sessantunomila euro circa che verranno pagati nei prossimi giorni sono serviti per pagare tutte le spese connessa all'evento che, come noto, si è concluso con una serata suggestiva con tanto di cena di gala.

E proprio questa iniziativa porta con sè alcuni risvolti meno noti. Uno riguarda la presenza, certificata sui social, da una serie di "comuni cittadini" agrigentini presenti a questa cena, seduti tra soggetti più istituzionali. Certamente invitati da chi ha organizzato la serata, che era appunto esclusiva. Persone, dicevamo, che nulla hanno a che spartire con enti, stampa internazionale, stakeholders e men che meno con il mondo del turismo. Tutti uniti, pare, da una comune conoscenza di un singolo deputato agrigentino. Conoscenza e amicizia mai nascoste, del resto. Così come non è stato in alcun modo nascosto il risvolto molto politico della serata in questione.

Ma non è l'unica "stranezza" di quella sera.

Capita infatti che mentre gli dei greci si aggiravano tra i tavoli un amministratore comunale di Agrigento fosse non lì a rappresentare la città, ma in luogo a qualche chilometro di distanza, cioè lo stadio San Siro per assistere, da interista, alla sfida Juve - Inter, cioè Carmelo Cantone. Il biglietto, sia chiaro, l'ha pagato di tasca sua, (anche quello per arrivare a MIlano) e la mattina era stato impegnato alla Bit per parlare anche del Mandorlo in fiore. Assolto il suo ruolo istituzionale, è andato via.

Il perché ufficiale non c'è, ma esiste quello ufficioso: per lui, infatti, non c'era posto. Nonostante fosse uno dei due componenti della Giunta a Milano (l'altro è uno dei principali organizzatori della cosa, cioè Costantino Ciulla, FdI) risulta non sia stato formalmente invitato alla serata. Così, ticket alla mano, è andato a godersi la partita.

Almeno, alla fine, l'Inter ha vinto. Ogni tanto, una gioia. 

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