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Lunedì, 29 Aprile 2024
La polemica

Fua, è scontro tra piccoli e grandi comuni sulle nomine: aleggia il pericolo di perdere finanziamenti

Stallo (con 13 voti per parte) sull'elezione del presidente: chiesto un parere all'Assessorato regionale

E' uno scontro "sotterraneo", lontano dai riflettori, ma la vicenda è di per sé pubblica perché riguarda istituzioni pubbliche e risorse che dovrebbero essere dei cittadini, se intercettate.

C'è una vera e propria spaccatura in seno al "FUA", la nuova Area Urbana Funzionale, un'aggregazione di comuni che ha come scopo quello di intercettare e far fruttare le risorse della programmazione regionale Fesr 2021/2027.

Se la costituzione di questa aggregazione era stata accolta nelle scorse settimane con giubilo e soddisfazione da parte degli enti coinvolti (i comuni sono Agrigento - che è anche il capofila - e poi Aragona, Comitini, Favara, Joppolo Giancaxio, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro e Siculiana), i nodi sono passati al pettine nel momento in cui si è iniziato a discutere di nomine.

A spaccare il fronte è soprattutto - ovviamente - il ruolo di presidente e vicepresidente della Fua: una questione che, ci risulta, è ben lungi dall'essere semplicemente locale ma ha anzi suscitato l'interesse diretto di deputati regionali e nazionali, prova della rilevanza della questione.

Da una parte i comuni più grandi per popolazione, che hanno anche un numero maggiore di consiglieri comunali tra i componenti dell'Assemblea, cioè Agrigento e Favara che spingono - in forza di un accordo di ferro - per la nomina del consigliere favarese Alessandro Pitruzzella (in quota Autonomisti) come presidente e il consigliere agrigentino Nino Amato (centrista) come vicepresidente. A fronte di 27 componenti, 13 sono appunto espressi da questi due centri. Quanto basta per vincere? E invece no.

Perché i piccoli comuni, consci dell'accordo, hanno messo in campo la candidatura alla presidenza dell'ex sindaco e oggi consigliere comunale di Aragona Salvatore Parello, che ha ottenuto 13 preferenze - un voto è stato disperso volontariamente da un "franco tiratore -, di fatto mandando in stallo la situazione.

Adesso il Comune di Agrigento, sollecitato dallo stesso Parello, sta chiedendo chiarimenti all'Assessorato regionale agli Enti locali se, in caso di pareggio, venga nominato il consigliere più anziano (anagraficamente parlando), ma questo comporterà ovviamente un ulteriore dilatamento dei tempi.

Nessun problema oggettivo per il fronte dei piccoli comuni, mentre molto più "catastrofica" è la prospettiva ad esempio per il comune capofila, che, già nella precedente seduta del Fua, non ha nascosto la preoccupazione che questo nuovo ritardo (se ne sono già accumulati diversi nella fase di creazione dell'organismo) possa portare alla perdita di chance per accedere ai finanziamenti.

"Ad oggi - ci spiega Parello - lo spauracchio dei finanziamenti ci è stato mostrato senza che nessuno abbia saputo-voluto fornire dati oggettivi".

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