Maxi evasione fiscale, nuova condanna per il notaio Pusateri
Il giudice gli infligge un anno di reclusione per l'accusa di avere omesso oltre mezzo milione di euro di redditi facendoli transitare sui conti di un'associazione di pittura
Un anno di reclusione per l'accusa di evasione di imposta: il giudice monocratico Giuseppe Sciarrotta infligge una nuova condanna all'ex notaio, oggi in pensione, Antonino Pusateri, 74 anni, in passato riconosciuto colpevole di peculato per essersi appropriato dei soldi dei clienti anzichè versarsi allo Stato, e finito ancora a processo per reati tributari.
Il procedimento scaturiva da un controllo dell'Agenzia delle Entrate relativamente alla dichiarazione delle imposte per l'anno 2013. Secondo quanto ipotizzato dall'ufficio, che poi ha denunciato i fatti alla procura, ci sarebbe stata una omissione nel denunciare redditi per lavoro autonomo di oltre 550mila euro. La somma, in particolare, sarebbe stata dirottata sui conti correnti dell'associazione di pittura e avrebbe comportato un'evasione dell'Irpef di 246mila euro.
A conclusione della requisitoria il pm Margherita Licata aveva chiesto la condanna a 2 anni. Il difensore di Pusateri, l'avvocato Giuseppe Scozzari, aveva replicato con una consulenza di parte che dava una diversa ricostruzione dei fatti sottolineando che si trattava realmente di somme destinate agli scopi dell'associazione.