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Lunedì, 29 Aprile 2024
"San Giovanni di Dio"

Trasferimento rallentato dalla rete stradale colabrodo, ma i medici dell'Emodinamica riescono lo stesso a fare il miracolo: salvato sessantenne

Il paziente, colpito da infarto acuto, è stato sottoposto ad un intervento di angioplastica

Si occupano di 300 infarti acuti (cioè 300 vite) l'anno, mille angioplastiche e 2mila coronografie, più angioplastiche periferie e carotidee. Non ci si abitua mai però a salvare delle esistenze. E per medici, infermieri ed ausiliari dell'Emodinamica, fiore all'occhiello dell'ospedale "San Giovanni di Dio", ogni volta che riescono a compiere il "miracolo", è sempre una grande gioia. E' stato così anche la scorsa notte quando - facendo un intervento di angioplastica - hanno scongiurato il peggio per un sessantenne, colpito da infarto acuto, trasferito ad Agrigento dall'ospedale di Mussomeli. 

A non aiutare, anzi molto spesso danneggiare, il lavoro degli specialisti c'è purtroppo la carenza, talvolta veramente esasperata, della rete stradale: il sessantenne della scorsa notte è partito da Mussomeli all'una ed è entrato in sala operatoria alle 2,25. Nonostante il trasferimento non ha potuto essere super rapido, come servirebbe in questi casi, per via della rete stradale, ad attenderlo c'erano appunto i medici dell'Emodinamica che lavorano 24 ore su 24 al giorno e non si risparmiano. Sanitari che sono, purtroppo, anche costretti a fare turni alla Cardiologia di Canicattì e Licata. Reparti che probabilmente andrebbero accorpati, piuttosto che costringere al sacrificio i medici in servizio. 

"Ringrazio - ha spiegato il medico Giovanni Vaccaro dell'Emodinamica del "San Giovanni di Dio" - il primario Giuseppe Caramanno che è sempre al nostro fianco, in qualsiasi momento della giornata - ha sottolineato il dottore Vaccaro - . Voglio evidenziare anche che l'Asp, nella persona del commissario straordinario Mario Zappia, non ci ha fatto mancare mai nulla. Quello che abbiamo qui dentro (all'Emodinamica del "San Giovanni di Dio" ndr.) è quello che hanno in America, in Canada e in Francia. Facciamo l'ecografia intra-coronarica, il trombo-aspiratore meccanico intracoronarico, abbiamo gli stent di ultima generazione, tutti i tipi di pallone e cateteri, facciamo l'Oct (una sorta di Tac che si fa dentro le coronarie) e tanto altro. Una procedura complessa, con prezioso e costoso materiale, può superare anche i 10 mila euro - ha spiegato Vaccaro - ed il tutto va a beneficio del paziente, migliorando la sopravvivenza, la prognosi e la qualità di vita". 

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