L'inchiesta sui traffici di armi e droga, due imputati scelgono il giudizio abbreviato
Il filone principale dell'indagine ha provato a fare luce su una faida fra due bande rivali sull'asse Favara-Belgio che ha provocato cinque omicidi e una decina di agguati falliti
Altri due imputati dell’inchiesta “Mosaico bis”, che ha fatto luce su un vasto traffico di armi e droga gestito da due bande criminali che avrebbero pure dato vita a una sanguinosa faida, chiedono il giudizio abbreviato.
Si tratta di Salvatore Fortunato, 24 anni di Agrigento e Salvatore Chiarelli, 57 anni, di Canicattì. La strategia processuale è stata formalizzata dai difensori, gli avvocati Davide Casà e Giovanni Sanfilippo, all'udienza preliminare in corso davanti al giudice Giuseppa Zampino. A entrambi la procura contesta la detenzione ai fini di spaccio di droga.
Chiusa l'inchiesta "Mosaico bis": 26 indagati
Gli imputati, in tutto, sono ventisei. Le loro posizioni erano state stralciate per un problema procedurale e saranno trattate il 12 marzo, udienza in cui è in programma la requisitoria del troncone abbreviato.
Le contestazioni sono relative al periodo compreso fra il 2018 e il 2020. Il segmento principale dell'indagine, portata avanti dalla Dda di Palermo, ipotizzava che dietro la faida che, sull'asse Favara-Belgio, ha provocato cinque omicidi e almeno il doppio di agguati con feriti, ci fosse uno scontro fra due bande rivali dedite a traffici di armi e droga.
Il procedimento della procura di Agrigento, invece, riguarda le sole accuse di droga e armi connesse alla presunta faida: le accuse di omicidio, peraltro, finora non hanno retto al vaglio dei processi.
AgrigentoNotizie è anche su Whatsapp. Clicca qui per seguire anche il nostro canale