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"Che fine hanno fatto i fanghi prodotti dal depuratore?": Comune condannato a maxi multa

L'ente era stato controllato nel 2018: nessuna traccia nei registri per 5 anni di come siano stati smaltiti i rifiuti

Per diversi anni non avrebbero tenuto traccia negli specifici registri previsti per legge di dove venivano smaltiti i rifiuti speciali - soprattutto fanghi e altre sostanze - prodotti dal depuratore Comunale: sindaco sanzionato e successivamente raggiunto da una ingiunzione da parte del Libero consorzio.

I fatti risalgono al 2018, quando durante un controllo della Polizia provinciale e dell'Arpa si è scoperto che in un comune della provincia (che è però omissato) non si era provveduto per ben cinque anni all'annotazione dei rifiuti non pericolosi sul registro di carico e scarico: l'ultima volta che questo era stato aggiornato era infatti i l 2013. Così a carico del sindaco pro tempore era partita una sanzione amministrativa da oltre 5.166 euro che però l'amministrazione comunale coinvolta non solo non ha pagato ma non ha nemmeno provato a impugnare o contestare fornendo chiarimenti. 

A distanza di 5 anni è arrivato adesso un provvedimento di ingiunzione del Libero consorzio che però chiede il pagamento di soli 2mila euro alla stessa Amministrazione comunale, sempre salvo il diritto a ricorrere nelle sedi opportune.

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