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Lunedì, 29 Aprile 2024
Tribunale

"Telefonate dalle celle anche di alta sicurezza": 6 detenuti a giudizio

Il processo scaturisce da una serie di blitz della polizia penitenziaria nel carcere di Agrigento fra il marzo e l'aprile del 2021

A giudizio con l'accusa di avere utilizzato dei telefoni cellulari fatti entrare abusivamente all'interno delle celle, persino di alta sicurezza. Una serie di blitz, eseguiti fra il marzo e l'aprile del 2021 dalla polizia penitenziaria, ha consentito di scoprire i dispositivi all'interno del carcere di Agrigento e fatto scattare la denuncia per il reato di "accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti".

Si tratta di un reato introdotto negli anni scorsi che prevede una pena fino a 4 anni di carcere. A processo, dopo la citazione diretta a giudizio disposta dalla procura della Repubblica di Agrigento, sono finiti sei detenuti, alcuni dei quali si ritiene siano legati alla criminalità organizzata campana.

Si tratta di: Vincenzo Carnevale, 58 anni, di Pozzuoli; Nicola Inquieto, 49 anni, di Aversa; Antonio Rei, 33 anni, della provincia di Catanzaro; Mario Leonardi, 42 anni, di Paternò; Michele Angelo Fichera, 58 anni, di Catania e Giovanni Lo Monaco, 36 anni, di Castelvetrano.

I difensori (fra gli altri gli avvocati Gianfranco Pilato, Giuseppe Barba, Ninni Giardina e Nicola Marino) dopo la citazione a giudizio hanno scelto strategie e riti processuali diversi.

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