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Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica

Comissariamento di Ecua, Cartello sociale: "Università bene di tutti, non va messo a rischio"

Si chiede un passo indietro al primo cittadino di Agrigento per tornare a "dialogare con l'ex presidente" per tutelare il futuro del consorzio

"La scelta del commissariamento è contro l’Università, i nostri ragazzi e quindi le nostre famiglie e il bene del nostro territorio. Siamo contro questa logica e chiede alla politica di dimostrare che vuole il bene dell’Università e di questa terra, chiede a tutti coloro che non sono d’accordo con questa scelta di farsi sentire".

Così, in una nota, il Cartello Sociale di Agrigento prende posizione dopo la decisione dei giorni scorsi dell'Assemblea dei soci di Ecua di provvedere a nominare un soggetto terzo con poteri "straordinari", per quanto limitati, al fine di sbloccare le procedure di approvazione dello statuto della "Fondazione Agrigento Capitale della Cultura". Una scelta che è finita in un braccio di ferro tra i soci - tra cui il Comune capoluogo - e l'ex presidente Mangiacavallo che ne ha segnalato l'illegittimità nonostante un parere positivo del prefetto di Agrigento Filippo Romano.

"Chiediamo al sindaco di tornare a dialogare con l'ex presidente e il cda se vuole il bene di Agrigento - dicono ancora dal Cartello Sociale -. Prima la politica al governo della Regione Sicilia paralizza tutte le nomine perché incapace di trovare un accordo per la spartizione dei manager nella sanità adesso dopo lo strappo e le liti tra i partiti di maggioranza si bloccano anche le nomine di tutti gli altri enti sottoposti al controllo della Regione. Ad Agrigento, poi, rischiamo la farsa se la cosa non fosse di estrema gravità. Non c’entra nulla il commissariamento di ECUA, con le scelte finora fatte in ordine ad Agrigento 2025?".

Il Cartello denuncia in particolare "l'incapacità ancora una volta di non saper dare priorità al bene della città piuttosto che l'interesse dei singoli e dei singoli partiti. Vogliamo augurarci che non si voglia arrivare a sacrificare l'università di Agrigento per ambizioni o interessi che nulla hanno a che fare con il bene della nostra terra. Ancora una volta il Cartello - continua la nota - rilancia la proposta che negli ultimi anni si è rivelata una formula magica: fare sinergia, dalla Prefettura ai sindaci; dai sindacati e la chiesa alle associazioni datoriali e di categoria; dai comitati civici a qualunque tipo di realtà sociale e aggregativa che vuole il bene di questo territorio e non gli interessi di una o qualche piccola parte della nostra società civile".

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