Tenta furto ai distributori di snack e bibite e muore dissanguato? Aperta inchiesta, la Procura dispone autopsia
La salma del trentatreenne, Dario Valerio Pedalino, è stata ritrovata immersa, al momento della riapertura del liceo Scientifico, in una pozza di sangue. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Dell'attività investigativa si stanno occupando i carabinieri
Il cadavere di un trentatreenne è stato trovato all'interno di una scuola - il liceo Scientifico "Sciascia" - di Canicattì.
La salma era immersa in una pozza di sangue. Sul posto, in via Pasolini, scattato l'allarme si sono precipitati i carabinieri della compagnia di Canicattì. E' stata, naturalmente, subito notiziata la Procura della Repubblica.
I militari dell'Arma si stanno occupando sia dei rilievi tecnico-scientifici che dell'attività investigativa. La scoperta del cadavere, in una pozza di sangue appunto, è stata fatta stamattina, da alcuni operatori scolastici, al momento della riapertura del liceo Scientifico. E' stato anche allertato il 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Secondo una prima ipotesi investigativa, il giovane, Dario Valerio Pedalino, si sarebbe intrufolato, nottetempo, all’interno della scuola per mettere a segno un furto. Una intrusione però finita male perché, mandando in frantumi la vetrata del distributore di snack e bibite, si sarebbe provocato una profonda ferita ad un braccio. Pare che abbia perso i sensi e sia rimasto sul pavimento, morendo, di fatto, dissanguato.
Tenta furto ai distributori e muore dissanguato? Ecco le immagini
Questa l'ipotesi investigativa avanzata dai carabinieri. La Procura della Repubblica di Agrigento ha già deciso che verrà effettuata l'autopsia per suffragare quella che appunto sembra - per come è stato ritrovato il trentatreenne canicattinese - l'ipotesi più probabile.