rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
L'allerta

Caso di meningite in una scuola cittadina, l'Asp: "Chi ha avuto contatti con il tredicenne vada dal medico"

L'azienda sanitaria chiarisce come non vi sia al momento un rischio generale ma che sia comunque necessario attuare delle misure di contenimento

E' stata una mattinata convulsa al Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento dopo che i test hanno accertato che il tredicenne ricoverato in questi giorni nel reparto di terapia intensiva di un ospedale di Palermo era affetto da meningite menincococcica. Primo impegno, quello di rintracciare i contatti stretti del caso, che si sottoporranno ad una terapia antibiotica e vaccinale. Il riferimento, verosimilmente, è ai familiari e ai compagni di scuola del ragazzo di Agrigento che frequenta il plesso Garibaldi. 

IL CASO. Torna da una gita scolastica con la meningite, 13enne ricoverato a Palermo

L'Asp, però, lancia un appello alla collaborazione: per evitare la trasmissione della malattia. "Coloro che hanno avuto contatti stretti con il caso confermato si mettano in contatto con il proprio medico di medicina generale o con il pediatra di libera scelta per la profilassi farmacologica".

L'azienda sanitaria invita inoltre tutti coloro che non sono vaccinati, o che hanno al momento un ciclo di vaccinazione incompleto, a contattare il centro vaccinale e provvedere a programmare la vaccinazione.

In tal senso proprio stamattina l'Ordine dei medici, in seguito alla diffusione della notizia, avevano lanciato un appello alla prevenzione.

"Il caso di meningite, pur non sapendo se il ragazzino è stato sottoposto o meno alla somministrazione del vaccino - dice in una nota il presidente Santo Pitruzzella - riapre comunque l’argomento mai sopito sull’importanza della vaccinazione grazie alla quale oggi il meningococco fa molto meno paura. La vaccinazione contro la meningite non rientra tra quelle obbligatorie ma è fortemente raccomandata soprattutto per le fasce più a rischio”.

Cosa fare in caso di contatto con un malato

La meningite meningococcica è una malattia batterica e può essere contagiosa. La trasmissione avviene con l’emissione di goccioline di saliva, pertanto, sono a rischio di contagio le persone che hanno avuto un contatto stretto (distanza inferiore a 1 metro) e prolungato con l’ammalato nei 7 giorni precedenti la malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a 10 giorni, di solito 3-4 giorni.
Si consiglia comunque nelle settimane successive all’ultimo contatto con il malato di porre attenzione alla comparsa di febbre con intenso malessere, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, e, spesso, petecchie (piccole macchie rosse della pelle). 

In caso di comparsa di sintomi dopo un contatto con un ammalato è necessario rivolgersi al proprio medico di medicina generale.

AgrigentoNotizie è anche su Whatsapp. Seguici sul nostro canale.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso di meningite in una scuola cittadina, l'Asp: "Chi ha avuto contatti con il tredicenne vada dal medico"

AgrigentoNotizie è in caricamento