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Lunedì, 29 Aprile 2024
I riti / Licata

Le suore morinelliane festeggiano il secolo di vita, l'arcivescovo Damiano dà il via al giubileo: "Prendetevi cura degli altri"

Aperta ufficialmente la porta della cappella della Congregazione: chi la varcherà potrà beneficiare dell'indulgenza plenaria concessa dal Papa

L'arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, ha aperto ufficialmente i riti per il giubileo ovvero il centesimo anniversario della fondazione della congregazione delle suore morinelliane.

Il capo della diocesi ha presieduto la liturgia a Licata, in via Palma, nella comunità della Congregazione, che da oggi si rinnova con l’apertura della Cittadella del Sole. È così che si chiama lo spazio 7000 metri quadrati all’aria aperta che ospita diverse iniziative di arte e cultura dedicate al centenario: mostra fotografica en plain air, un museo, diversi murales, spazi relax e gioco e la magica area dedicata al Natale tutto l’anno.

Le suore morinelliane festeggiano il giubileo

Al termine della santa messa, monsignor Damiano ha aperto ufficialmente la porta della cappella della congregazione. Per ben 15 mesi, varcando la soglia della cappella si potrà lucrare l’indulgenza plenaria, concessa da Papa Francesco in occasione del giubileo.

"La festa delle suore di don Morinello per i 100 anni della fondazione ha un valore profetico. Cento anni – è il commento dell’arcivescovo Damiano - che muovono da un uomo, il canonico Morinello, che ebbe una visione del futuro, incentrata sull’azione, sull’agire, e un gruppo di donne forti, coraggiose, che lo seguirono attratte dalla scelta radicale del Vangelo. Mosse dalla frase finale della parabola del buon Samaritano: “Va anche tu e fa lo stesso”. “Religiose che, in questi 100 anni, hanno sempre avuto – ha aggiunto il pastore della chiesa agrigentina - uno sguardo attento ai poveri, ai bisognosi, si sono sempre prese cura dell’altro. Il prendersi cura dell’altro oggi è in crisi, vediamo l’altro come un nemico, una persona da sfruttare, da abusare anche. Questo secolo di “fioritura” della congregazione, anche all’estero, è opera di Dio. Ecco perché il prendersi cura dell’altro, oggi, ha un valore profetico, che ritroviamo nell’impegno delle suore di don Morinello".

Così madre Maria Agnese Ciarrocco, superiora della congregazione: "Ci siamo preparate tanto per questo avvenimento unico e solenne. Ci siamo chieste come poter raccontare i 100 anni di storia, tante le idee, ma per il momento iniziamo a raccontarci in diversi “formati”. Iniziamo dal murale ad esempio, dove siamo noi suore stesse a dipingere un numero 100 ricco di significati". 

Alessandra Cuttaia è la portavoce laica della congregazione. "Sono state selezionate con cura - dice - più di 100 foto, poi incorniciate in 100 pannelli distribuiti nei 7mila metri di giardino. Una mostra fotografica all’aria aperta che da un senso di profondità storica e di respiro fresco e giovane. Ci sono foto del 1924 e foto di pochi giorni fa, alcune scattate personalmente dalle suore in occasione dei loro ritiri spirituali o momenti di fraternità e gioia".


 

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