Il prefetto nel cda di Agrigento capitale della cultura? Firetto: "Il sindaco vuol gettare fumo negli occhi"

"La richiesta pubblica di oggi al prefetto Filippo Romano (o suo delegato) di far parte del consiglio di amministrazione della fondazione Agrigento 2025 getta fumo negli occhi prima dell'approvazione dello statuto, e lascia senza risposta gli interrogativi sollevati e i molti dubbi sulla governance di un processo così delicato per la città di Agrigento". Sono le parole dell'ex sindaco e attuale consigliere comunale di opposizione Calogero Firetto a proposito dell'annuncio del sindaco Franco Miccichè. 

Miccichè: "Il prefetto nel cda della fondazione di Agrigento Capitale della cultura"

Firetto aggiunge: "Peraltro, si ribadisce che il Comune è l'unico soggetto responsabile della realizzazione. Ma non è così, perché la titolarità del Comune termina con la nomina della maggioranza dei componenti del consiglio di amministrazione e con la nomina del direttore generale della fondazione. Il Comune, quindi, trasferisce tutti i poteri alla fondazione perdendo ogni capacità di intervenire nei processi di questa gigantesca macchina che gestirà milioni di fondi pubblici. Non può rischiare di diventare un bancomat".

Secondo l'ex sindaco "i criteri di selezione dei membri devono essere chiari e la valutazione tra soggetti di altissimo profilo. Ciascun membro dovrà conoscere, prima di essere nominato, i criteri utilizzati per la selezione dei suoi compagni di viaggio. I criteri, inoltre, devono avere caratteristiche sovracomunali. Agrigento rappresenterà la nazione nell'anno della Cultura 2025 e non se stessa".