"Scaricavano le acque senza alcuna depurazione": sequestrati altri 3 autolavaggi
I titolari degli impianti sono stati denunciati, per reati ambientali, alla procura della Repubblica
Dopo Agrigento, la Capitaneria di porto e l'Arpa sono arrivati anche in 3 paesi dell'hinterland. E allo stesso modo della città dei Templi, accertando che le acque prodotte dagli impianti di lavaggio dei veicoli sarebbero state scaricate senza alcuna depurazione hanno fatto scattare altri 3 sequestri. E i titolari degli autolavaggi sono stati denunciati, per reati ambientali, alla procura della Repubblica. I funzionari dell'Arpa hanno prelevato dei campioni dagli scarichi degli impianti che verranno adesso sottoposti ad esami.
Le acque reflue degli autolavaggi contengono idrocarburi, oli, tracce di metalli, ma anche fango e sabbia. Ecco perché la normativa prescrive, ed impone, che debbano essere depurate. Per scongiurare appunto l'inquinamento ambientale di suolo e sottosuolo, se non addirittura - a seconda di dove scaricano - di falde acquifere.
In un mese, o poco più, sono stati, almeno fino ad ora, 5 gli impianti di questo genere posti sotto sequestro.
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