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Utenti abusivi del servizio idrico, in arrivo una "moratoria" per chi finora non ha mai pagato

Aica, nella relazione semestrale, ha inserito anche quanto verrà fatto per il contrasto all'abusivismo: al via interlocuzione con i Comuni per la condivisione dei dati anagrafici della Tari che permetterà anche di verificare l'effettivo utilizzo degli immobili

In arrivo una "moratoria" per gli utenti irregolari del servizio idrico. La possibilità è inserita, nero su bianco, nella relazione semestrale che Aica ha trasmesso ai Comuni soci nei giorni scorsi e che Agrigentonotizie ha avuto modo di leggere in modo integrale.

In particolare, nel lungo documento analitico stilato dalla governance della società consortile, un capitolo è dedicato proprio alle posizioni irregolari e a quanto oggi previsto dal regolamento d'utenza che, a parere di Aica, va modificato. 

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Il documento prevede infatti che "nei casi in cui siano constatati lʼalterazione dei sigilli apposti a garanzia del gruppo di misura, la manomissione o lʼalterazione delle condotte di derivazione o qualunque altro accorgimento atto a consentire un prelievo incontrollato dellʼacqua" a carico dell'utente siano previsti una sanzione (da calcolare in base alla gravità del dolo) e il pagamento dell'acqua prelevata fuori dal contratto. Un quadro che per Aica va chiarito, con sanzioni che devono essere inasprite e, anche, di prevedere appunto una regolarizzazione su base volontaria.

Si legge, infatti che Aica sia intenzionata a prevedere "la possibilità di avviare 'periodi moratori' durante i quali gli utenti, in caso di auto denuncia, possano usufruire di agevolazioni previste in caso di regolarizzazione della propria posizione", tutto normato attraverso uno specifico regolamento  "per la gestione del periodo di moratoria".

Uno dei temi approfonditi nello specifico riguarda i condomini serviti in modo forfettario, situazione questa particolarmente diffusa a Favara. "Sono stati definiti - dice la relazione -gli aspetti riguardanti i necessari adeguamenti sia dal punto di vista amministrativo (trasformando le utenze che insistono sullo stabile) sia tecnico tramite l’istallazione del contatore allo scopo di misurare il quantitativo idrico fornito all’utenza".

L'attività di repressione degli abusi, comunque, sarà potenziata grazie anche ad una interlocuzione con i comuni per la condivisione dei dati anagrafici della Tari che permetterà anche di verificare l'effettivo utilizzo degli immobili.

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