L'assalto armato alla tabaccheria sventato dall'immigrato, subito a processo i baby rapinatori
Il pm della Procura minorile, dopo poco più di una settimana, fa notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari
L'assalto armato, l'intervento dell'immigrato che li ha disarmati e costretti alla fuga e quello della polizia che li ha arrestati. Poi la confessione e le scuse: il pm Gaetano Guardì della Procura presso il tribunale dei minori di Palermo non perde tempo e dopo poco più di una settimana, questa mattina, ha fatto notificare l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico dei tre baby rapinatori, fra i 15 e i 17 anni, che hanno ammesso di avere assaltato una tabaccheria nel quartiere Cannelle di Porto Empedocle.
Immigrato si scaglia contro rapinatori: arrestati tre minorenni
La procedura è la stessa prevista per i maggiorenni. Con la notifica del provvedimento, i difensori (gli avvocati Daniele Re, Olindo Di Francesco e Giuseppe Aiello) avranno venti giorni di tempo per chiedere un interrogatorio dei loro assistiti, produrre documenti, memorie e sollecitare altri atti di indagine. Trascorso il termine sarà chiesto il rinvio a giudizio.
I tre ragazzini dal gip: "Siamo pentiti"
Due dei tre ragazzini, lo scorso 25 giugno, col volto coperto da un passamontagna e di cui uno armato di una pistola, hanno fatto irruzione nel negozio e si sono fatti consegnare il registratore di cassa mentre il terzo, all’esterno, faceva da palo. La tabaccaia - sempre secondo la ricostruzione dell'episodio - è riuscita a strappare il passamontagna dal volto di uno dei tre banditi che, però, si sono dati alla fuga.
Le urla della commerciante hanno attirato l’attenzione di un immigrato che, a distanza di pochi metri dall’ingresso, si è scagliato contro i tre rapinatori riuscendo a togliere dalle mani di uno di loro il registratore di cassa e a far cadere la pistola. I tre sono poi fuggiti per la montagna sovrastante la zona, uno di loro ha perso anche una scarpa. La polizia, nel frattempo, ha setacciato l’intero quartiere Cannelle ed è riuscita a bloccarli. L'operazione è stata messa a segno da squadra mobile, commissariato frontiera e agenti della sezione "Volanti".
VIDEONTERVISTA. Castelli: "Un grande esempio di coraggio"
Il pm Paola Caltabellotta ha poi chiesto e ottenuto la convalida dell'arresto. Nel corso dell'interrogatorio i tre ragazzini - appartenenti a buone famiglie - hanno sostanzialmente ammesso i fatti, pur dando una versione non del tutto identica con riferimento soprattutto all'arma usata per compiere l'assalto. Pistola che poi si è rivelata essere un giocattolo ma alla quale era stato tolto il tappo rosso.
La vicenda, in meno di dieci giorni, è già matura per approdare in aula per il processo.