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Domenica, 28 Aprile 2024
Sanità

Ospedali, è emergenza anche per gli anestesisti: per loro turni massacranti e trasferte in tutta la provincia

In due casi uno specialista, finito il suo lavoro quotidiano, è stato costretto ad una reperibilità per un totale di 24 ore nella stessa giornata

Troppo pochi per garantire tutti i turni e tutte le reperibilità senza dover fare rinunce o rimanere in servizio, in alcuni casi, anche per 24 ore filate.

E' una situazione estremamente grave quella che stanno vivendo da almeno il 2018 gli anestesisti in servizio al "San Giovanni di Dio" di Agrigento. Tutto denunciato formalmente, anche agli organi preposti al controllo in tema di lavoro, senza però ad oggi esiti evidenti.

Dal 2021, in particolare, alcuni lavoratori - stando a fonti sindacali - avrebbero segnalato una violazione dei limiti degli orari di lavoro, anche di quello notturno, criticità nello svolgimento del servizio di pronta disponibilità (con l'obbligo di recarsi anche negli ospedali di Canicattì e Licata nel più breve tempo possibile a proprio rischio), e una ricorrente mancata fruizione del giorno di riposo settimanale e di ferie.

Tutte situazioni, risulta, denunciate formalmente a Ispettorato del lavoro, Assessorato della salute della Regione Siciliana, Assessorato del Lavoro della Regione Siciliana, Procura della Repubblica, Corte di Conti e carabinieri. Nel dettaglio, in un caso, si evidenziò,  "una sottoposizione costante dei dirigenti anestesisti rianimatori ad un carico di lavoro alla lunga non sopportabile, destinato a provocare un inevitabile esaurimento delle energie psicofisiche ma, soprattutto, il grave pericolo concretizzatosi per l’utenza potenziale, per i pazienti quindi, destinatari delle prestazioni professionali degli Anestesisti, che verosimilmente non potranno essere a lungo ulteriormente rese con il dovuto livello di professionalità e perizia".

Tante segnalazioni ma nessun effettivo esito, se non lettere da parte della Regione che in linea molto teorica si facevano carico del tema. Anche l'Asp, pare, al momento non abbia riscontato in modo puntuale le ben 20 lettere di contestazione avanzate dai lavoratori.

Così, nonostante il passare degli anni, la situazione pare non sia migliorata, ma si sia anzi aggravata e, a quanto pare, alcuni anestesisti sottoposti a doppi turni avrebbero avuto diversi incidenti stradali. 

La questione è adesso approdata davanti il giudice del lavoro, a quanto risulta, ma resta l'emergenza rispetto ad una figura professionale essenziale per garantire la salute dei pazienti e, anche, il loro diritto a non soffrire durante le cure. 

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