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Lunedì, 29 Aprile 2024
Operazione "Saponara"

Il maxi giro di prostitute nel centro storico, l'ex capo della squadra mobile: "Ecco come partì l'inchiesta"

Sette imputati sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento: le donne coinvolte avrebbero provveduto al reclutamento e al procacciamento della clientela. Il dirigente della questura, Corrado Empoli: "Accertamenti scaturiti da un esposto dei residenti, infastiditi dal degrado"

"I residenti della via Saponara erano infastiditi dal degrado provocato dal via vai di prostitute e clienti in alcuni appartamenti e hanno protocollato un esposto in questura, da lì abbiamo avviato le indagini e siamo risaliti al giro di squillo che era stato allestito".

L'ex dirigente della squadra mobile di Agrigento, Corrado Empoli, ha raccontato così, in aula, le indagini che, 10 anni fa, hanno fatto scattare l'operazione "Saponara". 

Sette gli imputati, davanti ai giudici della prima sezione penale, presieduta da Alfonso Malato. 

Sono le sorelle peruviane Marival Magaly Manrique Mendoza, 49 anni, e Jacqueline Yanina Manrique Mendoza, 36 anni, la loro madre Cirila Maria Manrique Huacache, 80 anni, nonchè Maria del Pilar Manrique, 56 anni, Eugenio D’Agostino, 53 anni, di Agrigento, Maria Valdirene Vieira De Oliveira, brasiliana di 50 anni, e Giuseppe Salamone, 31 anni, di Agrigento. Sono accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo la Procura avrebbero gestito due case di appuntamento nelle vie Saponara e Neve, in pieno centro storico. Le donne avrebbero reclutato le altre prostitute - di nazionalità straniera o italiana - e procacciato clientela. D’Agostino, invece, è accusato di avere dato supporto logistico alla presunta organizzazione andando a prelevare le prostitute in aeroporto e fornendo alle peruviane le schede telefoniche utilizzate per prendere gli appuntamenti con i clienti. D’Agostino, inoltre, avrebbe riscosso la percentuale degli incassi dalle singole prostitute da riconsegnare a Manrique Mendoza. "In alcune intercettazioni - ha detto l'ex dirigente della squadra mobile - parla di soldi, di 35 euro al giorno".

La brasiliana, inoltre, secondo l'accusa, avrebbe favorito la prostituzione di alcune donne straniere indirizzandole nelle due case di appuntamento di via Neve e via Saponara. Anche Salamone è accusato di avere reclutato diverse prostitute contattandole e garantendo che avrebbero avuto sicuri guadagni oltre a fornire loro supporto logistico negli spostamenti.

"Sulla base dell'esposto - ha aggiunto Empoli rispondendo al pubblico ministero Elenia Manno - abbiamo allargato le indagini ad altre zone del centro storico come la via Neve, la procura e il gip hanno autorizzato le intercettazioni ed è emerso il ruolo dei vari imputati nella gestione del giro di squillo".

All'udienza preliminare, i difensori (gli avvocati Gianfranco Pilato, Teresa Balsamo, Daniele Re, Alessandro Marchica, Salvatore Re, Monica Malogioglio e Fabio Inglima Modica) avevano sostenuto che i reati fossero prescritti ma il giudice ha ritenuto che il termine non fosse ancora maturato e ha disposto un approfondimento dei fatti nel dibattimento giunto alle battute iniziali. Il processo è stato aggiornato al 22 aprile.

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