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Lunedì, 29 Aprile 2024
Operazione "Fermi tutti" / Porto Empedocle

Fucilate all'auto con donna incinta e bambina: il racconto dell'agguato in diretta con le microspie

L'ex dirigente della squadra mobile Corrado Empoli racconta in aula uno degli episodi principali dell'inchiesta sui due gruppi di fuoco che avrebbero terrorizzato Porto Empedocle una decina di anni fa: l'assalto messo a segno per recuperare una partita di otto chili di droga

"Gli indagati erano intercettati e sulle loro vetture c'erano le microspie che ci hanno consentito di ascoltare dalla loro stessa voce quanto stava accadendo con dovizia di particolari. Dopo gli spari hanno fatto mettere in ginocchio uno dei rivali e si sono stupiti quando hanno visto che dentro l'auto che avevano preso a fucilate c'era una bambina".

L'ex dirigente della squadra mobile di Agrigento, Corrado Empoli, racconta in aula uno degli episodi principali al centro del processo scaturito dall’operazione "Fermi tutti" - eseguita dalla polizia undici anni fa - nei confronti dei presunti componenti di due bande rivali dedite a spaccio di droga, rapine e intimidazioni. 

Due gruppi di fuoco che avrebbero terrorizzato Porto Empedocle per un lungo periodo. Undici gli imputati finiti a processo al termine di un'indagine che si incrocia con quella sulla famiglia mafiosa di Porto Empedocle. 

Ecco l’elenco: Francesco “Paolo” Tarantino, 35 anni, di Porto Empedocle; Francesco Capizzi, 56 anni, di Porto Empedocle; Giancarlo Buti, 33 anni, di Porto Empedocle; Giuseppe Romeo, 29 anni, di Porto Empedocle; Salvatore Lombardo, 33 anni, di Porto Empedocle; Paolo Mendola, 43 anni, di Agrigento, residente a Porto Empedocle; James Burgio, 29 anni, di Porto Empedocle; Carmelo Burgio, inteso “Flavio” 31 anni, di Porto Empedocle; Stefano Albanese, 43 anni, di Porto Empedocle, Francesca Paola Montesano, 40 anni e Gaetano Massei, 42 anni, entrambi di Palermo.

Tarantino, Capizzi, Massei e Montesano hanno chiesto il giudizio abbreviato. Gli altri sono stati, invece, rinviati a giudizio e sono a processo, davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato. 

Le accuse contestate agli imputati sono di detenzione e porto illegale di armi da sparo, fabbricazione e trasporto in luogo pubblico di bottiglie incendiarie, danneggiamento, minacce aggravate, rapina, detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e altro ancora.

Le indagini della polizia, inoltre, avrebbero consentito di fare luce su una serie di episodi intimidatori che si sono verificati a Porto Empedocle e pure su un tentato omicidio. Mendola, Tarantino, Romeo, Lombardo e i due Burgio sono accusati di tentato omicidio ai danni di Massei e Montesano, all'epoca incinta, destinatari di una serie di colpi di pistola e fucile a pallettoni, mentre si trovavano in auto insieme a una bambina, perchè - sostiene l'accusa - volevano sottrargli una partita di quasi otto chili di hashish. 

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