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Mafia Cianciana

Ergastolano a processo per omicidio reclama il "gratuito patrocinio" e minaccia esposti

Il boss 56enne Filippo Sciara, accusato del delitto dell'imprenditore Diego Passafiume, collegato dal carcere di Parma, si alza in piedi e polemizza: "Istanza presentata tre volte e andata smarrita, pronto a denunciare l'ufficio matricola"

"Presidente, cosa devo fare per ottenere l'ammissione al gratuito patrocinio? Ho presentato tre volte domanda, prima al gup e poi alla Corte, ed è andata smarrita. Devo presentare un esposto all'ufficio matricola del carcere per risolvere la questione?".

Il boss ergastolano Filippo Sciara, 56 anni, di Siculiana, si alza in piedi e protesta. Il processo, nel quale è unico imputato, è quello per l'omicidio dell'imprenditore edile Diego Passafiume, 41 anni, ucciso il 22 agosto 1993, a Cianciana, da un commando di quattro uomini per la sua coraggiosa scelta di non scendere a patti con la mafia. Il procedimento, con l'ammissione dei mezzi di prova da parte della Corte di assise presieduta da Wilma Angela Mazzara, è stato formalmente aperto ed entrerà nel vivo il 21 maggio con l'audizione dei primi testi.

Sciara, però, che aveva chiesto con una lettera l'ammissione, prima che venisse chiuso il collegamento dal carcere di Parma, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee e ha accusato l'ufficio matricola della casa circondariale emiliana. "Ho presentato tre richieste formali di ammissione all'ufficio matricola". 

La presidente della Corte ha dato incarico alla cancelleria di eseguire una verifica con il carcere. 

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