rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Il fenomeno / Lampedusa e Linosa

Un morto e un ferito d'arma da fuoco su un barcone giunto a Lampedusa: indagini per ricostruire la tragedia

Cinquantaquattro invece i migranti giunti sani e salvi dopo che hanno visto esplodere il motore del barchino durante il viaggio

Ore 19. Il giovane migrante ferito con un colpo d'arma da fuoco alla gamba è stato trasferito, con elisoccorso del 118, all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. L'uomo non è in pericolo di vita. I militari della guardia di finanza e i poliziotti della squadra mobile continuano intanto a sentire i 45 compagni di viaggio per cercare di ricostruire cosa sia effettivamente accaduto e, soprattutto, quando i due sono stati colpiti da un colpo d'arma da fuoco.

Ore 15,35. Ventiquattro migranti, sedicenti nigeriani, siriani e palestinesi, sono stati rintracciati a Cala Maluk, a Lampedusa, dopo lo sbarco con un natante in vetroresina di 7 metri. A farlo sono stati i finanzieri della tenenza che hanno anche sequestrato l'imbarcazione. Il gruppetto ha riferito d'essere partito da El Zawiah, in Libia, nella nottata di ieri.

Ore 15. Ha 32 anni l'immigrato che ha perso la vita, ucciso verosimilmente con un colpo di pistola, esploso o durante la traversata dalla Libia verso Lampedusa o al momento dell'imbarco. Le primissime audizioni dei compagni di viaggio, il gruppo è composto da egiziani e pakistani, avrebbe permesso di identificare la vittima e starebbe permettendo di ricostruire cosa è accaduto.

Ore 14,10. Sono 172 i migranti sbarcati, dopo il soccorso di 4 barconi, a Lampedusa. Fra loro anche i 47 con un morto, verosimilmente per un colpo d'arma da fuoco, e uno ferito ad una gamba, sempre con un colpo di pistola. Salgono a 7, con un totale di 309 persone, gli approdi sulla maggiore delle isole Pelagie a partire dalla mezzanotte. Sugli ultimi natanti, agganciati dalle motovedette della guardia di finanza e della Capitaneria, c'erano 45 persone originarie di Benin, Camerun, Mali, Ghana, Senegal e Togo partiti da Mahdia in Tunisia; i 47 egiziani e pakistani salpati da Zuara in Libia; 50 sudanesi e siriani salpati anch''essi con un peschereccio di 12 metri da Zuara e 30 ivoriani, guineani, malesi e sudanesi partiti da Sfax con un barchino di metallo di 7 metri. Tutti sono stati portati all'hotspot di contrada Imbriacola dove sono in corso le procedure di pre-identificazione.

Ore 13,30. Un migrante morto, verosimilmente per un colpo d'arma da fuoco, e uno ferito ad una gamba, sempre con un colpo di pistola. C'erano anche loro fra i 47 egiziani e pakistani soccorsi dalla motovedetta V1302 della guardia di finanza al largo di Lampedusa. Il gruppo era su una barca di 12 metri salpata, a dire degli sbarcati, da Zuara in Libia ieri a metà mattinata. Il peschereccio è stato sequestrato dalle Fiamme gialle e trainato in porto. Si sta, al momento, cercando di capire - sentendo i 45 compagni di viaggio - cosa sia accaduto: se i due migranti siano stati imbarcati già feriti o se i colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi durante la traversata. Il ferito, già portato al Poliambulatorio di contrada Grecale, verrà trasferito, con elisoccorso del 118, in un ospedale della Sicilia.

Ore 9. Sono 137 i migranti sbarcati, fra la notte e l'alba, a Lampedusa. Tre i barconi, di circa 7 metri ciascuno, con a bordo rispettivamente 68, 15 e 54 persone che sono stati agganciati dalla motovedetta G119 Vitali della guardia di finanza e Cp277 della guardia costiera. I gruppi più numerosi, composti da bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani ed etiopi, hanno riferito d'essere partiti da Zuara in Libia, pagando 5mila dollari o 6mila euro. I 15 hanno raccontato d'essere salpati la mattina di Santo Stefano da Sfax, in Tunisia, pagando 1.500 euro a testa.

Ieri, sulla maggiore delle isole Pelagie, ci sono stati 14 sbarchi con un totale di 482 migranti.

Santo Stefano di sbarchi a Lampedusa: giunti 12 barchini con 398 migranti

Migrante portato al Poliambulatorio

Un migrante è stato portato, subito dopo uno sbarco a Lampedusa, al Poliambulatorio. Il giovane non riusciva a stare in piedi a causa di una sospetta frattura ad un piede. L'uomo era su un barchino di ferro, di 5 metri, assieme a 42 persone, originarie di Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mali e Sierra Leone, partite a loro dire da Sfax nella serata di Natale, pagando da 500 a 700 euro a testa per la traversata.

Esplode motore durante il viaggio

Uno dei due motori fuoribordo dell'ultimo, in ordine di tempo, barcone soccorso dalla motovedetta Cp277 della guardia costiera è esploso durante la navigazione. A raccontarlo, specificando che il motore è stato lasciato in mare, sono stati i 54 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani ed etiopi partiti nella serata di Natale da Zuara in Libia. Nonostante l'incidente durante la navigazione della "carretta" di 7 metri, non ci sono stati né morti, né dispersi.

Presenze all'hotspot 

Sono 619, fra cui 57 minori non accompagnati, i migranti ospiti dell'hotspot di Lampedusa dove ieri ci sono stati 14 sbarchi con 482 persone e 137 sono invece arrivati fra la notte e l'alba. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, d'intesa con il Viminale, per questa sera è previsto il trasferimento di circa 300 ospiti della struttura d'accoglienza con il traghetto di linea per Porto Empedocle. Ieri erano stati invece spostati, sempre con il traghetto, altri 184 migranti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un morto e un ferito d'arma da fuoco su un barcone giunto a Lampedusa: indagini per ricostruire la tragedia

AgrigentoNotizie è in caricamento