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Lunedì, 29 Aprile 2024
Infrastrutture / Licata

Aeroporto, "rispolverato" il progetto della piana di Licata: "Sarà in attivo entro 5 anni"

Il Libero consorzio ha recuperato quanto fatto dalla presidenza D'Orsi e ha riproposto quella che è attualmente l'unica possibilità concreta: nella legge non c'erano infatti fondi per la progettazione

L'aeroporto "Valle dei Templi" nascerà - se lo farà - ad alcune decine di chilometri non tanto dalle vestigia doriche, ma anche dal capoluogo.

Lo studio di fattibilità tecnica che il Libero consorzio della provincia di Agrigento ha infatti trasmesso al Ministero dei trasporti nella giornata di oggi, con due giorni di anticipo rispetto a quanto stabilito dal "Dl Sud", infatti, è un "ripasso" del progetto di un aeroporto nella piana di Licata che era stato già portato avanti nel 2011 dall'allora presidente Eugenio D'Orsi. 

Si perché se qualcuno, spinto dall'entusiasmo, ha immaginato che l'inserimento del Dl Sud nei mesi scorsi di un articolo che impegnava il Libero consorzio appunto a presentare uno progetto di base per lo scalo aeroportuale entro 120 fosse il viatico per realizzare una struttura ex novo, forse oggi potrebbe rimanere "deluso".

Non vi erano, infatti, nel famigerato articolo 8 bis, stanziate risorse di nessun tipo per sostenere i costi di progettazione, quindi all'ex provincia non è rimasto altro da fare che ri-aggiornare quella proposta che aveva ottenuto, si ricorderà, anche larga parte dei pareri.

Ma non solo: grazie ad uno stanziamento economico ad hoc, è stato possibile anche aggiornare il business plan realizzato dalla società Kpmg, ed è da questo che arrivano le sorprese maggiori.

Infatti, secondo i tecnici l'aeroporto (costo previsto dell'opera circa 115milioni di euro, per 4 anni di lavori in totale) potrebbe ottenere già risultati positivi da un punto di vista economico entro 3/5 anni. La variabile da considerare sarà l'eventuale contribuzione pubblica alla gestione dello scalo aeroportuale: nel primo caso il dato positivo arriverà già nel 2032 (considerando lo scalo pronto entro il 2028).

Ma cosa accadrà adesso? 

Studio di fattibilità e business plan verranno trasmessi al Ministero delle infrastrutture, che trasferirà tutto alla commissione trasporti perché valuti l'inserimento nel piano nazionale degli aeroporti. A quel punto, se avverrà l'aggiunta del progetto agrigentino, la battaglia sarà tutta per far finanziare l'opera. Certo è che a costruirlo non potrà non essere un ente pubblico (verosimilmente il Libero consorzio) così come è altrettanto verosimile bisognerà procedere ad un bando di gara per la gestione della struttura, che non può essere concessa in modo diretto.

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