Valle dei templi con un milione di visitatori, l’affondo del Codacons: “In quanti hanno soggiornato in città?”
L’associazione che tutela i consumatori vorrebbe una gestione diretta del Comune di tutti i servizi all’interno del Parco
In questi giorni un risultato decisamente ragguardevole, in termini di presenze turistiche, è stato raggiunto dalla Valle dei templi: è stato tagliato il traguardo del milione di visitatori.
Ma di fronte ad un numero così elevato e che fa ben sperare, il Codacons spegne i facili entusiasmi e si chiede: “Se è pur vero che abbiamo superato il milione di turisti, ci domandiamo in quanti abbiano effettivamente soggiornato ad Agrigento. Quali sono le politiche adottate dai nostri amministratori per incentivare la permanenza ad Agrigento?
Quanto ha introitato il Comune dalla tassa di stazionamento? (con questi numeri dovrebbe incassare almeno 1 milione di euro). Cosa ha fatto e cosa ha in programma l’amministrazione Miccichè per il turismo?
Il traguardo raggiunto quest'anno fa entrare di diritto la Valle dei templi nella ‘top ten’ dei siti culturali più visitati in Italia. Guardando la classifica stilata dal Ministero della cultura nel 2022, il sito agrigentino, ai vertici dei luoghi del Sud Italia, dovrebbe collocarsi a metà classifica, precisamente dopo Colosseo, Galleria degli Uffizi e Pompei e davanti al museo egizio di Torino che lo scorso anno si è piazzato in sesta posizione sfiorando i 900 mila ingressi.
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L’obiettivo era stato sfiorato nel 2019, anno dei grandi numeri del turismo italiano, con 954.980 mila visitatori. Poi azzerato dalla pandemia nel 2020 che ha fatto registrare appena 334.381 mila visitatori. Infine un lieve rialzo nel 2021 con 445.925 mila accessi.
Come mai allora tutti i servizi all’interno del Parco vengono ceduti a privati mentre il Comune rinuncia alla prelazione che ha nel gestire con proprio personale o con cooperative di terzo settore? Eppure tanti giovani troverebbero sbocco lavorativo. E si lascerebbe ad Agrigento e nelle casse comunali la fetta più grossa dell’introito (circa 5 milioni di euro). Invece si preferisce dare in gestione tutti i servizi, guarda caso ad aziende provenienti dal nord che portano altrove i nostri capitali.
Agrigento torni nelle mani degli agrigentini, il Comune torni ad essere una azienda che produce e non che crea perdite a discapito dei cittadini e a favore sempre di “amici” imprenditori che fanno impresa con i soldi pubblici.
