rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Siculiana

Agrigento e Milano unite attraverso un gemellaggio scolastico: progetto comune per dire “no” alla mafia

L’associazione Marevivo ha promosso a Siculiana Marina un incontro tra gli istituti che aderiscono alla rete “Plastic Free” e le istituzioni che combattono la criminalità organizzata

Due scuole che si trovano nell’estremo nord e nell’estremo sud d’Italia, la “De Amicis” di Milano e la “Salvatore Quasimodo” di Agrigento, unite per dire “no” alla mafia. Attraverso un gemellaggio hanno collaborato congiuntamente alla realizzazione del seminario “Articolo 9 della Costituzione italiana: tra tutela del paesaggio, promozione della cultura attraverso l’educazione alla legalità” organizzato al centro di educazione ambientale “Francesco Alaimo” di Siculiana Marina.

Gli istituti, prima d’incontrarsi in presenza, hanno dato vita nelle proprie sedi a dei laboratori sulla legalità, studiando la vita dei tanti eroi che hanno sacrificato la loro vita per combattere la mafia.

L’obiettivo: dare vigore alle disposizioni dell’articolo 9 della Costituzione che ha sancito la modifica di due articoli della Costituzione Italiana per dare il giusto spazio all’argomento della tutela dell’ambiente e della biodiversità. La modifica giunge in un momento nel quale nessuno può negare l’importanza che riveste la tutela ambientale e l’importanza dei comportamenti umani sul futuro della Terra.

Marevivo dalla sua fondazione lotta per affermare i principi costituzionali di tutela dell’ambiente e dal 2018, oltre alle diverse iniziative di educazione ambientale portate avanti coinvolgendo tanti giovani,  ha puntato proprio  sulle scuole aderenti alla rete Plastic Free per  contribuire a formare una generazione più attenta e responsabile, in grado d’impegnarsi per un futuro più sostenibile.

Al termine del lavoro è stato realizzato un “giardino della legalità” davanti al centro di educazione ambientale “Francesco Alaimo”, già confiscato alla criminalità organizzata e affidato da 10 anni alla gestione congiunta di  Marevivo Onlus e WWF Italia. 

Agli studenti giunti da Milano è stato proposto un programma di visite finalizzato a far conoscere la storia siciliana della lotta alla criminalità organizzata, favorendo l’incontro con le istituzioni giudiziarie, i testimoni della lotta alle mafie e i  luoghi  simbolo dell'impegno di tanti eroi che hanno sacrificato  la loro vita opponendosi al malaffare.

Presenti i rappresentanti dell’Ufficio scolastico regionale, della Prefettura di Agrigento, dell'Arma dei carabinieri con il colonnello Vittorio Stingo insieme al vicario del questore di Agrigento Francesco Marino, al comandante della  Capitaneria di Porto Empedocle Antonio Ventriglia, al sindaco di Siculiana Giuseppe Zambito, a Paolo Monteverde, dirigente dell’istituto zooprofilattico sperimentale di Sicilia, al direttore della riserva naturale orientata di Torre Salsa Alessandro Salemi e all'onorevole Antonello Cracolici, presidente della Commissione antimafia dell'Ars. 

"Questa è una zona ad alta densità mafiosa dove i boss volevano saccheggiare il territorio per altri fini - ha detto Cracolici - La tutela dell'ambiente può creare sviluppo e ricchezza, purché sia trattato con rispetto per le persone e per le risorse naturali del territorio, a beneficio di tutti. Qui, 33 anni fa, i mafiosi hanno pensato che questa spiaggia e questa montagna potessero essere sventrate per realizzare un porto con intorno duemila ville, in un paese, come Siculiana, che conta circa 5mila abitanti. Un'opera utile forse ad altri fini, come un porto nascosto, strategico per il traffico di stupefacenti. 

Quando 33 anni fa ci siamo ribellati ci hanno accusati di essere dei pazzi che volevano impedire lo sviluppo del territorio, ma grazie alla forza della società civile che ha reagito i mafiosi alla fine hanno perso, e questo tratto di costa è stato salvato dalla speculazione".

I dirigenti dei due istituti Nellina Librici e Giulio Massa hanno espresso il loro sentito ringraziamento per le presenze autorevoli ai lavori e per le tante  testimonianze d’impegno ed ancora per il lavoro continuamente speso per l’affermazione dei principi di legalità nell’intento di assicurare un futuro certo e sostenibile alle future generazioni.

“Siamo felici di aver promosso l’incontro su temi così importanti che ricongiungono la tutela ambientale alla legalità e alla cultura – ha dichiarato Fabio Galluzzo, delegato per la Sicilia di Marevivo Onlus – e ancor di più che sia accaduto in un centro simbolo della capacità dello Stato di tornare a riappropriarsi del territorio, assicurandone la libera fruizione alla comunità. Continueremo il nostro lavoro diffondendo tra i giovani i valori del rispetto e delle scelte consapevoli, contando sempre sull’aiuto del  sistema scolastico, delle famiglie e delle istituzioni”.

L’incontro si è concluso in spiaggia con una sorpresa per gli studenti di Milano ed Agrigento: la liberazione in mare di un esemplare di tartaruga marina riabilitata presso il Cretamdi Palermo afferente all’istituto zooprofilattico sperimentale di Sicilia A. Mirri.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Agrigento e Milano unite attraverso un gemellaggio scolastico: progetto comune per dire “no” alla mafia

AgrigentoNotizie è in caricamento