Raffadali - amministrative 2015, Aldo Virone: "I soliti modi"
"Un chiacchiericcio diffuso nella collettività raffadalese pone in rilievo pratiche di accaparramento del consenso legato al voto di scambio palese e\o velato".
Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, l'intervento del candidato sindaco Aldo Virone, a proposito dell'imminente campagna elettorale a Raffadali.
"La campagna elettorale è iniziata ormai da alcuni mesi; qualcuno l’ha già programmata da prima.
Un chiacchiericcio diffuso nella collettività raffadalese pone in rilievo pratiche di accaparramento del consenso legato al voto di scambio palese e\o velato.
Non è insolito sentirsi dire che, i cittadini sono stati cooptati in liste con la promessa di un posto di lavoro nelle neo costituite cooperative sociali; così come non è difficile sentire dire che alcuni enti – che dovrebbero prestare la loro opera di assistenza amministrativa a titolo gratuito – abbiano contattato i nostri giovani, assicurando che la loro pratica, all’interno del progetto garanzia giovani, è andata a buon fine e che vi sono ottime possibilità di inserimento.
Chiaro che ciò comporta – quale velata contropartita - una univoca manifestazione di consenso in favore di colui o colei che per ciò si è prodigato.
Ciò che nessuno dice è che la disponibilità di personale per tale progetto è, su base regionale, di circa 13.000 unità, che se ripartiti tra i 390 comuni dell’isola corrisponderebbero mediamente a circa 33 unità per comune.
Tale metodo è meno infame ed illecito, ma non per questo meno biasimevole, di quello usato da qualche maggiorente politico locale, che, con la promessa del “posto” in cooperativa, è aduso impegnare, forse meglio sarebbe dire incatenare, la libertà e la autodeterminazione delle persone al loro bisogno di lavoro, alla loro fame di emancipazione economica.
Tali pratiche – tipiche di una stagione politica che sembrava tramontata e che tutti ci auguravamo non tornasse mai più – sono attualmente in auge e costituiscono la leva su cui qualcuno vuole conquistare a tutti i costi e con tutti i mezzi il potere della città.
Esse costituiscono l’esatto contrario dei principi di legalità, correttezza e coerenza con principi di buon governo, che molti decantano a parole abusandone in convegni e manifestazioni.
E’ dovere di tutti denunciare questi sistemi che hanno connotato la nostra terra in termini di negatività e di arretratezza anche culturale, poiché favoriscono i meno meritevoli e rappresentano un modo di perpetuazione del potere nepotistico e clientelare".