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Canicattì, parola a bomber Gueye: "Mi ispiro a Drogba, qui sento la fiducia della squadra"

L'attuale capocannoniere del campionato ha parlato dell'inizio di stagione della squadra biancorossa: "Questo è un campionato combattuto, noi lavoriamo partita dopo partita per restare in alto". Sullo scontro diretto contro la Don Carlo Misilmeri: "Sarà una sfida bella e combattuta, vogliamo vincere per la classifica e per dare una gioia ai tifosi in casa"

Tra i protagonisti del brillante inizio di stagione del Canicattì c’è l’attaccante David Gueye. Classe 1997, il giocatore franco-senegalese è arrivato in estate dal Rende riuscendo a ritagliarsi un posto importante nello scacchiere di mister Bonfatto. Reduce dalla doppietta decisiva contro il Cus, Gueye ha già segnato quattro gol in stagione, che lo rendono al momento capocannoniere della competizione assieme a Totò Cocuzza della Pro Favara, mettendo in mostra doti importanti e  impressionando non solo per la capacità realizzativa, ma anche per lo stile di gioco caratterizzato da tanto movimento e falcate importanti ad aprire le difese.

Per Gueye quella in biancorosso è la prima esperienza al di fuori della Calabria, dove è arrivato dalla sua Marsiglia al termine della sua formazione calcistica: “Io  sono nato e cresciuto a Marsiglia - racconta ad AgrigentoNotizie - dove ho cominciato a giocare a calcio nell’FC Martigues, squadra affiliata all’OM in cui ho fatto tutto il settore giovanile: poi a 18 anni ancora da compiere sono arrivato in Italia, esattamente in Calabria dove ho giocato cinque anni fino all’arrivo a Canicattì”.

Il giocatore descrive le sue caratteristiche spiegando di ispirarsi ad un campione che dalle sue parti e non solo ha lasciato il segno: “Io sono un giocatore che ha nella velocità la sua caratteristica principale - spiega - ma so usare anche il fisico: nella mia carriera ho giocato sia da esterno offensivo che da attaccante centrale, cosa che ho cominciato a fare più di recente. Ho sempre guardato con ammirazione  e attenzione gli attaccanti africani: tra questi il mio preferito è Didier Drogba”.

Nonostante sia arrivato da poco Gueye ha dimostrato di essersi sin da subito ben integrato sotto tutti i punti di vista in squadra: “Io sono arrivato a settembre dalla Calabria - racconta -perché avevo iniziato il campo con il Rende in Serie D prima che mi chiamasse il direttore Avarello. Sono partito più tardi quindi con la squadra ci conosciamo da poco e con i compagni miglioriamo l’intesa di giorno in giorno. Certo quando fianco hai un giocatore come Benny Iraci è facile trovarsi: è un riferimento importante  e con lui parliamo tanto su come dobbiamo regolarci e muoverci in campo. Poi sono in una squadra in cui so che le occasioni non mancano perché creiamo molto gioco. Qui ho avuto da subito grande fiducia da parte di tutti: poi in campo si dà sempre tutto sapendo che il nostro compito di attaccanti è quello di segnare”.

Gueye ha parlato poi del buon inizio di stagione della squadra: “Questo è un campionato molto aperto e combattuto - afferma - basta vedere la classifica per vedere quante squadre sono ravvicinate in testa e come dunque non esistano partite facili visto che chiunque può vincere contro chiunque, anche le squadre ‘piccole’. Noi siamo partiti bene, e lavoriamo di partita in partita per continuare così e rimanere sempre in alto”.

In chiusura l’attaccante biancorosso ha espresso le sue considerazioni in merito alla partita di domenica al Virciglio di Campofranco contro la Don Carlo Misilmeri, scontro che vale la testa della classifica: “Sappiamo di affrontare una grande squadra - conclude - costruita per vincere quindi mi aspetto una partita bella e combattuta. Noi giochiamo in casa davanti al nostro pubblico e dunque vogliamo conquistare i tre punti per i tifosi e per la classifica. Faremo la nostra partita, sappiamo che non sarà facile ma vogliamo vincere e continuare a fare bene”

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