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Venerdì, 26 Aprile 2024
Calcio

Piyuka, il metronomo dell’Akragas: “Contro l’Enna per la finale playoff, vogliamo regalare soddisfazioni enormi ai tifosi”

Il centrocampista argentino analizza il percorso della squadra: “Siamo partiti bene smarrendoci a dicembre, Terranova ha portato idee nuove che ci hanno fatto svoltare nel gioco e nella testa”. Sui playoff: “Sarà fondamentale il gruppo, chiunque potrà fare la differenza e scrivere la storia”

Tra i giocatori più esperti della rosa biancazzurra, il centrocampista argentino di nascita ma ormai siciliano d’adozione Pablo Piyuka grazie alle sue geometrie e al suo dinamismo è un elemento imprescindibile nello scacchiere di mister Terranova essendo il metronomo della squadra nonché vicecapitano. L’interno classe 1988 analizza il percorso della squadra alla viglia della sfida contro l’Enna (squadra nella quale ha militato l’anno scorso) che in caso di vittoria proietterebbe l’Akragas alla finale regionale dei playoff.

In prima battuta Piyuka racconta la genesi della sua esperienza in biancazzurro: “Quest’estate il direttore Cammarata, che conosco dai tempi in cui eravamo insieme ad Acireale cinque stagioni fa - racconta ad AgrigentoNotizie - mi ha chiamato dicendomi che era all’Akragas e invitandomi a venire direttamente ad allenarmi sapendo che non ci sarebbe stato bisogno di troppo tempo per trovare un accordo e così è stato: ho conosciuto la nuova società della quale mi avevano parlato bene e ad oggi posso dire che non sbagliavano. Ci stanno trattando bene, come se fossimo dei professionisti. Abbiamo cominciato con mister Di Gaetano che è andato via, poi è venuto mister Anastasi e poi è arrivato Terranova che ci ha fatto svoltare sia a livello tecnico-tattico che di mentalità”.

Il centrocampista argentino analizza poi il percorso stagionale della squadra: “Noi avevamo iniziato bene la stagione e stavamo andando bene anche in coppa - afferma - abbiamo avuto una settimana sfortunata nella quale abbiamo preso il pareggio con Marineo e uscendo dalla coppa ai rigori facendo poi due pareggi di fila e perdendo con l’Enna. Sono stati dieci giorni che hanno cambiato la prima parte del campionato. Come detto è stato bravo il mister ad entrare nella testa di tutti noi dandoci una maggiore convinzione: i nuovi acquisti ci hanno dato poi sicuramente una mano. Per il resto Terranova è un mister che ha portato delle idee nuove e innovative sia dentro che fuori dal campo che sono servite tantissimo alla squadra”.

Il metronomo biancazzurro torna poi sulla vittoria di domenica contro la Pro Favara: “Abbiamo giocato un derby per come va giocato un derby - spiega - puoi giocarlo bene, puoi giocarlo male, ma il derby è derby e si deve vincere in qualunque modo. Siamo stati dodici giorni ad aspettare la partita col campionato fermo, allenandoci e studiando l’avversario. Nel primo tempo siamo andati ad aggredirli alti, pressando e giocando nella loro metà campo per 40 minuti, creando tre-quattro occasioni nel primo tempo a fronte di un loro tiro però non pericoloso. Nella ripresa è normale che dopo una partita passata a pressare è normale concedere qualcosa, a maggior ragione perché essendo un derby loro che erano in casa dovevano dare qualcosa di più. Non abbiamo comunque sofferto nulla di pericoloso se non all’ultimo con le classiche palle in area degli ultimi minuti. Per come la vedo io è stato un successo più che meritato. Quando ci siamo presentati a inizio anno i tifosi ci hanno parlato di due partite importanti e una di queste era con la Pro Favara: l’abbiamo preparata per vincere con l’obiettivo di blindare il secondo posto, che era l’obiettivo minimo. Adesso dobbiamo vincere per arrivare a saltare l’ipotetica semifinale”.

Piyuka esprime poi le sue sensazioni in merito alla sfida di sabato contro l’Enna, sua ex squadra: “A livello emotivo rispetto sempre tutte le squadre - dice - ad Enna, dove ho giocato l’anno scorso, si sono comportati tutti veramente bene con me. Detto questo io sono concentrato sull’obiettivo della mia squadra: anche loro dovranno raggiungere l’obiettivo cioè vincere per giocarsi le speranze di entrare ai playoff ma noi abbiamo la nostra meta. Dobbiamo andare sabato in campo per saltare l’ipotetica semifinale. Sarà una partita combattuta per entrambe le squadre, che devono fare risultato positivo, quindi una sfida maschia. Noi siamo abituati in casa o fuori ad avere il sostegno del nostro pubblico: speriamo che sabato venga ancora più gente di quella vista negli ultimi periodi perché vogliamo regalare loro soddisfazioni enormi”.

In conclusione, il vicecapitano dell'Akragas spiega cosa potrà essere determinante nel lungo cammino (diviso tra fase regionale e l’eventuale fase nazionale) dei playoff: “Per esperienza dico che è fondamentale il gruppo - conclude - qualsiasi compagno che oggi gioca qualche minuto in meno può essere importante come un titolare che gioca sempre. Se uno è concentrato e subentra in una gara di playoff anche che gioca poco può segnare il gol decisivo e resta nella storia ancora di più di un titolare. Per questo dico che è fondamentale rimanere concentrati, avere lo stesso pensiero che è quello della Serie D. Se riusciamo a farlo possiamo levarci soddisfazioni enormi.

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