Uniti per la Città: "L'amministrazione mortifica il nostro ruolo, pronto dossier"

“Non c’è vita democratica dentro Palazzo dei Giganti”. Il gruppo “Uniti per la Città” alza il tono della protesta e annuncia: “Nei giorni scorsi – attaccano i consiglieri Gerlando Gibilaro, Angelo Vaccarello, Giuseppe Picone e Marco Vullo – avevamo deciso, per dare un primo concreto segnale del disagio che si vive all’interno delle istituzioni, di non partecipare più alle conferenze dei capigruppo. Il messaggio non è stato però raccolto, perché sia l’Ufficio di Presidenza che l’Amministrazione attiva continuano imperterriti a mettere in atto una linea di condotta connotata da un marcato ostruzionismo rispetto a quelle che sono le legittime prerogative dei consiglieri comunali, chiamati, per volontà popolare, a svolgere un ruolo di indirizzo e di controllo".

I consiglieri di Uniti per la Città aggiungono: "Ne consegue che l’attività di chi siede tra i banchi di aula Sollano viene sensibilmente limitata, mortificata e svuotata dall’esercizio di una prassi che altro non è che l’anticamera della morte della democrazia. Alcune mozioni, ad esempio, vengono strumentalmente  giudicate complesse, così da richiedere il parere preventivo dei dirigenti. Succede anche, per altre mozioni, che i componenti dell'Ufficio di Presidenza, nonché la Conferenza dei Capigruppo, decidono arbitrariamente di non portarle alla discussione e alla votazione dell’Aula. Per non parlare delle interrogazioni, molte delle quali diventano lettera morta dal momento che sindaco e assessori non si degnano di dare una risposta né tanto meno, cosi come prevede il regolamento, vengono  inserite nei Question Time. Insomma c’è in corso una deplorevole strategia politica per addormentare il dibattito".

I consiglieri annunciano la presentazione di un dossier "che verrà inviato al prefetto di Agrigento, alla Procura della Repubblica, all'assessorato regionale agli Enti Locali, nonché all'Autorità nazionale anticorruzione”.