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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Forza Italia difende Civiltà, La Rocca Ruvolo: "Se si dimette lui lo faccia anche il sindaco"

Duro replica a Uniti per la Città dal deputato che è presidente provinciale forzista

Assume sempre più i contorni di un vero e proprio scontro politico di respiro regionale la frattura venutasi a creare in questi giorni tra il gruppo di Forza Italia e la maggioranza "Diamauriana" che sostiene il sindaco Franco Miccichè.

Stamattina, come si ricorderà, era arrivata la richiesta del gruppo di Uniti per la Città di dimissioni del presidente del Consiglio comunale Giovanni Civiltà (che era tra i firmatari delle note "incriminate") stante che, dicevano i consiglieri, era ormai "lapalissiano che Civiltà non è il presidente di tutti, ma rappresenta Forza Italia e le loro posizioni politiche".

Un attacco diretto nei confronti di un presidente che, va detto, deve ringraziare più l'area Di Mauro (nel suo intervento di elezione Civiltà citò esplicitamente il deputato nei ringraziamenti) che i suoi per l'elezione alla poltrona più alta di aula "Sollano".  Se non è chiaro se i consiglieri di Uniti per la Città siano anche pronti a presentare una formale mozione di sfiducia contro Civiltà (i numeri ci sarebbero) è dal partito di Berlusconi che arriva una difesa netta nei confronti del consigliere e presidente. A firmarlo è il presidente provinciale Margherita La Rocca Ruvolo. 

“Ancora una volta leggiamo che a rispondere e intervenire nel merito delle recenti dichiarazioni di Forza Italia non è il diretto interessato, ovvero il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ma, come al solito, altri al posto suo. E comunque: il consigliere Giovanni Civiltà potrebbe anche dimettersi dalla carica di presidente del Consiglio il giorno stesso in cui lo farà il sindaco, in quanto anche per lui è venuto a mancare il rapporto di fiducia con il partito che ne ha determinato l’elezione al ballottaggio".

Secondo La Rocca Ruvolo, infatti, "Forza Italia è stata ed è il primo partito in provincia di Agrigento". Il che è vero, ma questo al primo turno e in effetti, numericamente, è difficile capire quale sia stato l'apporto al ballottaggio.

Ad ogni modo il deputato ribadisce al sindaco Miccichè "l’invito a governare personalmente la città", rilanciando quella che oggi l'unica accusa di fatto non sviluppata da nessuno di coloro che sono intervenuti in questa vicenda: esiste, come è stato detto, chi decide in sostituzione di un sindaco legittimamente eletto?

(Aggiornato alle 11.30)

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