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Piero Luparello lascia il Pd: "Abbandono la politica"

"E’ una decisione che ho maturato con rammarico ed amarezza negli ultimi mesi ma non potevo e...

"Cari amici, vi comunico e formalizzo, con questa nota, la mia irrevocabile decisione di dimettermi dalle cariche di coordinatore della città di Agrigento e di componente dell’Assemblea regionale del Partito democratico". A parlare è Piero Luparello che ha inviato una lettera al segretario regionale del partito, Giuseppe Lupo, e al coordinatore provinciale Emilio Messana, nella quale spiega le motivazioni che lo hanno portato all'abbandono dell'incarico.

"E’ una decisione che ho maturato con rammarico ed amarezza negli ultimi mesi - ha continuato Luparello - ma non potevo e non posso più, per il rispetto che nutro nei confronti di me stesso e del Pd, nascondere il disagio e  lo sconforto di fronte a quanto accade all’interno del partito. Ho aderito con entusiasmo al progetto di una forza politica progressista che sapesse coniugare riformismo  e  moderazione,  laici  e cattolici, ma mi sono invece ritrovato  all’interno di una compagine, quella agrigentina soprattutto, che alimenta divisioni, che produce quotidianamente contraddizioni e non progetti nell’interesse della città e della collettività; tali motivi non mi hanno consentito di svolgere appieno il mio ruolo di segretario cittadino. Ho cercato di dare il mio contributo affinché il partito potesse  fare propri i temi della solidarietà e della  partecipazione ma  le ferree  logiche dell’appartenenza hanno sempre bloccato sul  nascere ogni tentativo di discussione. Ho manifestato spesso al mio amico Benedetto Adragna le mie perplessità, peraltro in  parte condivise, sull’incapacità del Pd e dei suoi dirigenti di costruire un partito migliore, aperto alla città ed alle sue espressioni più significative, attento alle necessità quotidiane della gente piuttosto che ai giochini di Palazzo: ho ricevuto da Benedetto, che ringrazio oggi per la stima e l’affetto che mi ha  sempre dimostrato, con il quale  intendo mantenere in ogni caso un rapporto di sintonia personale, l’invito ad andare avanti, pur consapevole delle difficoltà. Farei però un torto a me stesso ed al Pd se continuassi con ipocrisia questa esperienza. Pertanto - ha concluso - lascio la politica, continuo il mio impegno professionale, ma non abbandonerò l'impegno civile per Agrigento la città che amo".

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