rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
La polemica / Naro

Il Consiglio comunale si auto-sospende, l’ira del sindaco: “Non so se è un atto legittimo o legale”

Maria Grazia Brandara sostiene che la decisione di interrompere le attività in presenza sia un’azione “rancorosa e subdola” nei suoi confronti che causerebbe anche la perdita di importanti finanziamenti

“A farne le spese sarà ancora una volta la città”: esordisce così il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, nel commentare e condannare la decisione del Consiglio comunale di andare “in vacanza” fino all’attivazione dello streaming. In altre parole il civico consesso si è auto-sospeso dalle funzioni di sua competenza - sempre secondo quanto sostiene il sindaco - e non tornerà in presenza fino a quanto le sedute non saranno trasmesse in diretta sul web. 

“Non so se ciò sia legittimo o legale - ha detto Maria Grazia Brandara - ma il Consiglio comunale ha interrotto, per tutto questo mese e chissà per quanto ancora, la sua pubblica funzione con la scusa puerile dello streaming, ma con la vera motivazione (subdola e rancorosa) di volere fare uno sgarbo a me”.

Ma il vero sgarbo, cari consiglieri dell’opposizione divenuta maggioranza – continua -  lo avete fatto (e lo continuate a fare) alla città di Naro, ai suoi abitanti, alle aspettative dei cittadini e anche ai dipendenti comunali che adesso rischiano di non percepire stipendio e  tredicesima. All’ordine del giorno della seduta consiliare c’erano infatti numerosi argomenti di grande importanza: tra questi la regolarizzazione e l’aggiornamento dei programmi di spesa del personale dipendente e la conseguente codificazione nelle missioni pertinenti e corrette”.

Secondo il sindaco, inoltre, il rinvio a data da destinarsi delle attività del Consiglio bloccherà l’entrata in bilancio di un finanziamento ministeriale di 700 mila euro per la manutenzione straordinaria e la messa in funzione del campo sportivo comunale di contrada Messer Rinaldo; l’entrata in bilancio del finanziamento ministeriale di 134mila euro concesso al Comune di Naro, in quanto individuato come “paese marginale”; l’incasso del finanziamento ministeriale di 170mila euro concesso al Comune di Naro per rinnovare ed ampliare l’impianto urbano di videosorveglianza; l’entrata in bilancio del finanziamento di 90mila euro per la riqualificazione e la manutenzione del verde pubblico.

“Questi sono soltanto alcuni esempi dello scempio che è stato combinato dai consiglieri – continua Brandara - che non hanno voluto svolgere la loro pubblica funzione, rinviando in maniera irresponsabile la seduta del Consiglio comunale e soprattutto l’argomento iscritto al punto 3 dell’ordine del giorno riguardante le spese da finanziare e le relative variazioni di bilancio, ignorando totalmente il rispetto di scadenze ben precise che potranno far perdere alcuni di questi finanziamenti, con responsabilità non certo addebitabile all’amministrazione attiva. La cosa pubblica non è un affare privato”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Consiglio comunale si auto-sospende, l’ira del sindaco: “Non so se è un atto legittimo o legale”

AgrigentoNotizie è in caricamento