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Sabato, 27 Aprile 2024
La polemica

Bando per l’affidamento dello stadio Esseneto? Spataro: “E’ pieno di orrori”

Il capogruppo della Dc in consiglio comunale critica soprattutto la durata di 5 anni, ritenuta insufficiente per ammortizzare un investimento così ingente: “Nell’anno di Agrigento Capitale della cultura c’è il rischio che scompaia il calcio che conta”

“C’è il rischio che nell’anno di Agrigento Capitale della cultura scompaia il calcio che conta nella città dei templi. Il bando per l’affidamento dello stadio Esseneto è pieno di orrori”: questo il commento del capogruppo della Dc in consiglio comunale Pasquale Spataro in riferimento  a quanto comunicato dal Comune di Agrigento sull’avviso di gara, a evidenza pubblica, per affidare la gestione dello stadio Esseneto per 5 anni (con opzione di rinnovo per altri 2). 

Stadio Esseneto, pubblicato un bando per la gestione

“Si tratta di un bando arcaico, lontano dalle esigenze dalle società che fanno sport - prosegue Spataro - che mette i lacci a chi vuole investire denaro nella struttura.

Si pensi alla durata dell’affidamento. E’ chiaro che 5 anni non costituiscono un tempo utile per ammortizzare un investimento ingente: dal ripristino e manutenzione del manto erboso all’adeguamento della struttura per potere ospitare eventi di livello nazionale: insomma interventi che permettano di attrarre investimenti. Tra l’altro si tratta di una durata che contrasta con tutti gli altri affidamenti eseguiti da parte del Comune che hanno previsto una durata di 9 anni, prorogabile in contraddittorio con il Comune laddove vengano messe in atto delle migliorie della struttura, come già capitato con i campi di tennis, di calcio e di pallavolo siti nel Parco del Mediterraneo di Villaseta il cui affidamento è stato prorogato per altri 6 anni, giusta determina del dirigente del settore del 10 dicembre 2021.

Due pesi e due misure rispetto alla caldaia che tiene da 4 anni la piscina chiusa e sotto scacco ed il cui acquisito da parte del concessionario ha portato ad una proroga di altri 5 anni rispetto all’originaria concessione di 9 anni. Ben 5 anni aggiuntivi per una caldaia.

Ed ancora, la città viene svenduta per 20 anni sul tema dei parcheggi. Mi rivolgo al sindaco Miccichè e all’assessore Piparo: perché si esercita in maniera così maldestra il potere amministrativo? Il sindaco dia mandato agli uffici di ritirare in autotutela il bando affinché in tempi rapidi venga riscritto e permetta a chi veramente vuole investire sulla struttura di farlo eliminando la burocrazia, quella che non fa bene alla città”.

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