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Sabato, 27 Aprile 2024
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Provincia regionale: Aeroporto, strade e precari I "pallini" del presidente

Il capo dell'Amministrazione provinciale agrigentina ha cercato di tracciare un consuntivo...

Risanamento finanziario delle casse della Provincia con mirati tagli agli sprechi, impegno per la realizzazione di un aeroporto nella città di Agriento, interventi alle infrastrutture del territorio provinciale, attenzione alla realtà del precariato. Questi i cavalli di battaglia che il presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, ha oggi esplicato nuovamente cercando di tracciare un consuntivo dell'attività svolta nel 2011.

Tema a cui è stata dedicata gran parte della conferenza stampa, indetta oggi dal presidente, è stato il famigerato aeroporto, per il quale nei mesi scorsi, attraverso proteste, D'Orsi ha "lottato" particolarmente. "Una grossa società straniera che gestisce aeroplani - di cui il presidente non fa il nome, ma probabilmente si tratta di compagnie di linea - accompagnati dall'ingegnere Hamel, ha ieri visitato il sito dove dovrebbe sorgere l'aeroporto e ha suscitato non pochi pareri favorevoli". E' un aeroporto privato quello di cui parla il presidente, "per il quale - afferma - si hanno tutti i pareri tecnici favorevoli, a partire dall'Enac, alla Kpgm". Pronto anche lo studio di fattibilità, e favorevole il consenso degli imprenditori stranieri. Tutto pronto, se non per l'aspetto politico.

"Il presidente Lombardo deve adesso assumersi tutta la responsabilità, deve farsi garante politico". L'ostacolo da superare è quello della concorrenza con Palermo e Catania. Il 13 percento degli utenti di questi due aeroporti siciliani è infatti agrigentino.

Presente Michele Cimino, da sempre favorevole al progetto aeroporto. "Dopo il finanziamento di 211 milioni di euro  per la Ss189, così come quello che spero si ottenga presto per il tratto Agrigento-Lercarca, abbiamo messo nella posta 20milioni per l'aeroporto di Agrigento. Sono tutte opere che abbiamo concordato con Miccichè al Cipe, e per le quali - conclude Cimino - sono molto fiducioso, per due motivi: la Lega, con questo governo, è finalmente all'opposizione, e poi il ministro della Coesione territoriale, il professore Barca, era il dirigente generale di Gianfranco Miccichè, con il quale ha un rapporto molto forte".

"L'aeroporto è l'uinico mezzo indispensabile per parlare di turismo, di sviluppo", sostiene il presidente della Provincia da tempo, che ricorda gli investimenti riguardo al tema comunicazione. "Siamo stati i primi per esempio sul progetto Italia-Tunisia, su quello Italia-Malta, per uno stanziamento di circa 7 milioni di euro complessivi".

Secondo punto, la viabilità. "Entro febbraio - annuncia il presidente - la Provincia sarà in grado di inaugurare una strada i cui lavori sono iniziati 18 anni fa, la Cammarata-Mussumeli, che allora costò all'Ente un milione e 400mila euro; adesso questa amministrazione ha ripreso i lavori e li porterà a compimento". Un anno fa si è svolto invece un accordo di programma con l'Anas, "mi hanno riso in faccia in quella sede - dice D'Orsi  - ma grazie al risanamento attuato, pochi giorni fa è stato firmato un decreto che permetterà di intervenire, grazie alla Cassa depositi e prestiti sulla Ss189". Per intendersi il tratto stradale Agriento-Lercara Friddi. Previsto per questa strada, che unisce Agrigento a Palermo e per la quale oltre Lercara interverrà il capoluogo, un intervento di ammodernamento, con una strada a quattro corsie.

Riguardo il tema del precariato interviene subito il deputato regionale Di Benedetto, presente alla prima parte dellla conferenza stampa, il quale annuncia che si sta presentando un emendamento di modifica dell'articolo 9 della legge regionale 24 del 2010, portando il piano di rientro a dieci anni. D'Orsi annuncia che dal primo gennaio i contratti dei precari verranno portati a 18 ore settimanali per 5 anni. Inoltre verrà bandito un concorso interno per 32 precari con qualifica di operai, sempre con 18 ore di lavoro settimanali, ma con contratto a tempo indeterminato. 

In ultima battuta, abbiamo chiesto a Michele Cimino se e in che modo interverrà sui tagli al costo della politica dell'Ars. Ieri a "Servizio Pubblico" di Michele Santoro, Giancarlo Cancellieri un rappresentante del gruppo siciliano del movimento "Cinque stelle" di Beppe Grillo, ha reso nota l'iniziativa di una raccolta di 10mila firme presentate all'Ars al fine di ridimensionare gli stipendi dei deputati regionali, "unici a essere onorevoli e non consiglieri regionali", diceva il ragazzo. La proposta è questa: tremila euro netti più rimborsi spese su presentazione dei relativi biglietti e fatture. Nell'intervista oggi il deputato di Grande sud non si sbilancia in merito. "Sono convinto - afferma Cimino - che questo tema va trattato. Abbiamo già ridotto la presenza dei parlamentari da 90 a 70. Ritengo sia necessario trovare un certo equilibrio che comprenda tutti, anche i deputati nazionali".

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