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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Otto marzo, le donne della Dc provinciale si appellano alla riforma sugli enti locali: “Potrà aumentare la nostra presenza nelle aule”

Le coordinatrici Zicari, Destro, Noto e Vinciguerra fanno riferimento al disegno di legge approvato in Commissione affari istituzionali all’Ars che prevede, tra l’altro, l'aumento della presenza minima di genere all'interno delle squadre assessoriali dei comuni

L’ormai imminente 8 marzo diventa occasione per ricordare che la presenza femminile nel mondo della politica amministrativa deve essere più massiccia. Lo sostengono a gran voce le donne della Dc agrigentina, Zicari, Destro, Noto e Vinciguerra, che chiamano in causa la riforma promossa da Ignazio Abbate sugli enti locali che mira ad allineare la Regione. Si tratta, in particolare, del disegno di legge, approvato in Commissione affari istituzionali all’Ars e calendarizzato nelle prossime settimane per l’aula, che prevede, tra l’altro, l'aumento della presenza minima di genere (almeno un quarto) all’interno delle squadre assessoriali dei comuni.

“Ringraziamo il nostro partito - dicono le 4 coordinatrici della Dc - perché davvero si occupa di valorizzare il contributo che noi donne possiamo dare alla politica. E lo fa con concretezza e determinazione. Auspichiamo che l'intera assemblea regionale accolga con favore questa norma e la approvi all'unanimità. È con il voto favorevole a questa norma che si dà senso a valore all' 8 marzo, non con le mimose. Nel testo della riforma si introduce anche la figura del consigliere supplente: una figura di grande ausilio per consentire il buon funzionamento di lavori consiliari”.

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