L'agguato al porto empedoclino, Burgio fa scena muta dal gip
Il ventiseienne fermato per il duplice tentato omicidio di sabato sera non risponde al giudice, domani la decisione sulla convalida
Scena muta davanti al giudice. Intanto il pubblico ministero Elenia Manno ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere: il gip Stefano Zammuto deciderà domani.
Lunedì mattina il ventiseienne James Burgio, accusato del duplice tentato omicidio di sabato sera al porto, si era consegnato in Questura insieme ai suoi legali Alfonso Neri e Salvatore Pennica, sapendo di essere braccato dalla polizia.
Fermo di indiziato di delitto per il sospettato
Burgio è accusato di avere esploso, dopo un precedente litigio che sarebbe avvenuto su un peschereccio, alcuni colpi di pistola contro il pescatore trentenne Angelo Marino che è rimasto ferito alle gambe. Il ventiseienne avrebbe poi tentato di uccidere l'armatore del peschereccio, il ventottenne R.V., rimasto illeso perchè l'arma si sarebbe inceppata.
Chiesta la convalida del fermo per Burgio
L'udienza di convalida, davanti al gip Stefano Zammuto, si è celebrata questa mattina e l'indagato ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il pm ha chiesto la convalida del fermo e la custodia in carcere alla quale la difesa si è opposta sottolineando, fra le altre cose, che il presupposto per il fermo è il pericolo di fuga e che l'indagato si è consegnato spontaneamente.
Nelle prossime ore la decisione del giudice.