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Operazione "Stop and go" / Porto Empedocle

"Immortalati dalle telecamere a gettare rifiuti e incendiarli", 10 rinvii a giudizio

Le accuse sono di violazione della normativa in materia ambientale e, in un singolo caso, di ricettazione. Le relazioni di servizio dei carabinieri hanno documentato, in alcuni casi, che l'immondizia gettata abusivamente veniva pure dati alle fiamme

Resti di materiali per l'edilizia, grossi elettrodomestici, scarti delle pescherie e quintali di cavi di rame: le telecamere nascoste dei carabinieri, piazzate nell'area comunale di contrada San Calogero Napolitano, a Porto Empedocle, hanno immortalato le scene dei furgoni che arrivano e delle persone che scendono e gettano rifiuti di ogni tipo nel piazzale convinti di non essere visti. Tre anni e mezzo dopo i fatti per 10 dei 12 imputati è stato deciso il rinvio a giudizio. Le accuse sono di violazione della normativa in materia ambientale e, in un singolo caso, di ricettazione. Le relazioni di servizio dei carabinieri hanno documentato, in alcuni casi, che i rifiuti gettati abusivamente venivano pure dati alle fiamme. Alcuni dei presunti responsabili dello scempio non sono stati identificati. La richiesta di rinvio a giudizio era stata firmata dal pm Paola Vetro per 12 indagati.

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Si tratta di: Daniele Trameli, 35 anni, di Porto Empedocle; Andrea Salvatore Varsalona, 44 anni, di Agrigento; Giovanni Minio, 50 anni, di Porto Empedocle; Vincenza Virone, 63 anni, di Agrigento; Calogero Zambito, 54 anni, di Porto Empedocle; Francesco Adriani, 32 anni, di Porto Empedocle; Benedetto Catania, 50 anni, di Porto Empedocle; Giosuè Castelli, 52 anni, di Porto Empedocle; Venerina Cappello, 52 anni, di Agrigento; Francesco Brancato, 53 anni, di Agrigento; Francesco Sacco, 32 anni, di Porto Empedocle e Calogero Picarella, 35 anni, di Porto Empedocle. Minio e Virone hanno chiesto la messa alla prova: in caso di svolgimento positivo del programma il giudice dell'udienza preliminare Stefano Zammuto dichiarerà l'estinzione del reato. Si torna in aula il 17 maggio.

Per tutti gli altri è stato disposto il rinvio a giudizio: la prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 4 ottobre davanti al giudice monocratico Alfonso Malato.

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