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Sabato, 27 Aprile 2024
Il processo

"Aveva la febbre, disse che era stata in Africa ma secondo i medici stava male per l'Aulin": il racconto in aula dei familiari di Loredana Guida

L'insegnante e giornalista è morta il 28 gennaio di tre anni fa a causa di una malaria non diagnosticata: il cognato racconta che al triage diedero la colpa al farmaco. "Il medico di famiglia - ha raccontato - disse che era solo un'influenza"

"Andò in ospedale dicendo che aveva un forte malessere per la febbre ma un medico le disse che forse stava male per un'epatite acuta da ibuprofene, in realtà aveva assunto solo un paio di bustine di Aulin". Giacinto Rondelli, cognato di Loredana Guida, la giornalista e insegnate morta a 44 anni il 28 gennaio del 2020, a causa di una malaria non diagnosticata, ha raccontato in aula i drammatici momenti che hanno preceduto la tragedia.

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Il processo, in corso davanti al giudice Antonella Ciraulo, è quello a carico di Gioacchino Bruccoleri, medico in servizio alla Guardia Medica, Maurilio Castelli, sanitario in servizio all’ospedale di Agrigento e Francesco Sciortino, medico curante della donna.

Rondelli ha raccontato, pur non sapendo indicare con certezza il nome del medico, che al triage dissero che Loredana Guida stava male a causa di un'esagerata assunzione di Ibuprofene che le aveva provocato un'epatite acuta. Accuse pure al medico di famiglia. "Sapeva che era stata in Nigeria - ha raccontato - ma era convinto che avesse l'influenza stagionale". La situazione poi precipita e, solo quando la donna perde conoscenza e arriva in ospedale con l'ambulanza - secondo il racconto fatto in aula - le viene fatto il test della malaria che risulta positivo.

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Il tentativo di frenare l'avvelenamento con la somministrazione del chinino, tuttavia, è tardivo e inutile.

Fra i testimoni anche Michela Pirrera, un'amica di famiglia e vicina di casa di Loredana Guida che ha raccontato i giorni che hanno preceduto la morte della donna. "In quei giorni stava malissimo ed era sempre sul divano".

Questa mattina avrebbero dovuto deporre pure le due sorelle Francesca e Luisa, costituite parte civile insieme al fratello Giuseppe e alla madre con l'assistenza dell'avvocato Daniela Posante, ma la loro deposizione è stata rinviata alle prossime udienze del 19 ottobre e dell'8 novembre. 

Giuseppe Guida, in precedenza, ha raccontato che la sorella, dopo 9 ore di attesa al pronto soccorso, durante le quali aveva fatto presente di essere rientrata da poco da un viaggio in Africa, era stata costretta a tornare a casa.

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