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Lunedì, 29 Aprile 2024
Polizia

Operazione "Ianus": ecco le accuse e le misure per gli agrigentini finiti sotto inchiesta

L'attività investigativa è stata sviluppata fra il 2019 e il 2021 ed ha permesso di far emergere, a vario titolo, varie accuse per un totale di 72 indagati

Otto gli agrigentini indagati nell'ambito della maxi inchiesta della polizia di Caltanissetta. Un'attività investigativa che, fra il 2019 e il 2021, ha permesso di far emergere, a vario titolo per i 72 indagati, reati come associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti. Ipotesi aggravate dalla disponibilità, in capo agli associati, di armi (anche da guerra) ed esplosivi.

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Quali sono le contestazioni mosse agli agrigentini

Ricordando che oggi è forte più che mai la presunzione di innocenza, ecco quali sono le accuse e cosa prevede, come misure cautelari, l'ordinanza firmata dal gip Santi Bologna del tribunale di Caltanissetta:  

Gianluca Attardo, 43 anni, nato ad Agrigento, "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino (nato a Gela nel 1991) con l'intermediazione di Monteserrato Orazio, agendo in sinergia con Giuseppe Terrasi (nato ad Agrigento il 18 gennaio del 1979) e fungendo da intermediario tra componente gelese e Ignazio Agrò (nato a Racalmuto il 7 aprile 1959)". 

Giuseppe Terrasi, 45 anni, nato ad Agrigento, "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino con l'intermediazione di Orazio Monteserrato e Marius Vasile Martin, agendo anche in sinergia con Gianluca Attardo e (omissis)". 

Ignazio Agrò, 65 anni, nato a Racalmuto, "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino, con l'intermediazione di Gianluca Attardo, agendo in sinergia con Giuseppe Terrasi e fungendo da intermediario con la componente gelese del sodalizio".

Gioacchino Giorgio, 38 anni, nato a Licata "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino con l'intermediazione di Mirko Salvatore Rapisarda (nato a Gela nel 1982), mettendo quest'ultimo in contatto con (omissis)".

Diego Milazzo, 39 anni, nato a Licata "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino con l'intermediazione di Mirko Salvatore Rapisarda". 

Diego Milazzo, 29 anni, nato a Canicattì "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino con l'intermediazione di Mirko Salvatore Rapisarda e coadiuvato in alcune occasioni da Loredana Marsala, fungeva a sua volta da intermediario tra Pasqualino e soggetti dell'agrigentino interessati ad acquistare sostanza stupefacente". 

Morena Milazzo, 38 anni, nata a Canicattì "si occupava della cessione, in territorio agrigentino, dello stupefacente acquistato da Giuseppe Pasqualino con l'intermediazione di Mirko Salvatore Rapisarda e fungeva a sua volta da intermediario tra Pasqualino e i soggetti dell'agrigentino interessati ad acquistare stupefacente, rendendosi anche disponibile in momenti di contingente indisponibilità di stupefacente, da parte di Pasqualino, a mettere quest'ultimo in contatto con fornitori di sua conoscenza".

Mohamed Matar Hassan Omar, 38 anni, nato in Egitto "prevalentemente operante nel territorio di Licata, partecipava ai traffici di droga concotti da Cosa Nostra gelese, effettuando a favore degli associati rifornimenti di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente (in data 13 novembre 2019 cedeva a Giuseppe Pasqualino e Mirko Salvatore Rapisarda un cospicuo quantitativo di marijuana), nonché ricevendo dagli stessi approvvigionamenti di stupefacente (in data 30 aprile 2019 Pasqualino e Marius Vasile Martin, nato in Romania nel 1991, effettuavano in suo favore la cessione di un non modico quantitativo di marijuana); intratteneva rapporti prevalentemente con Pasqualino, Giuseppe Domicoli (nato a Catania il 12/10/1989) e Marius Vasile Martin e prendeva parte ad incontri tra i consociati per discutere in merito alla gestione dei traffici di stupefacenti (in data 17 ottobre 2019, insieme a Giuseppe Domicoli e omissis prendeva parte ad un incontro con i catanesi Giuliano Giovanni Scordino (nato a Catania nel 1986) e omissis per la fornitura di marijuana".  

Giuseppe Pasqualino, Marius Vasile Martin e Mohamed Matar Hassan Omar "perché, i primi due in concorso tra di loro, cedevano a Mohamed Matar Hassan Omar (inteso "Mimmo") che acquistava per farne cessione a terzi, un quantitativo non modico di marijuana. Licata, 30 aprile 2019". 

Giuseppe Pasqualino, Marius Vasile Martin e Giuseppe Terrasi "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, Martin agendo quale intermediario di Pasqualino cedeva a Terrasi che acquistava per farne cessione a terzi un quantitativo imprecisato, ma verosimilmente pari a 200 grammi, di cocaina - Tra Gela e Canicattì in data 22 marzo 2019".

Giuseppe Pasqualino, Rocco Grillo (nato a Gela (CL) il 22/10/1992), Gianluca Attardo e Ignazio Agrò "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Rocco agendo quale intermediario di Pasqualino cedeva ad Attardo e Agrò che acquistavano per farne cessione a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina. Commesso tra Gela e Villaggio Mosè il 4 aprile 2019". 

Giuseppe Pasqualino, Gioacchino Giorgio e Mirko Salvatore Rapisarda "perché in concorso tra di loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Pasqualino cedeva a Giorgio che ne acquistava per farne cessione a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina dal valore non inferiore a 4mila euro che, in seguito, per il tramite dell'intermediazione di Rapisarda, Giorgio restituiva a Pasqualino. Commesso a Gela in data antecedente e prossima al 22 aprile 2019 e fino al 12 maggio 2019".

Giuseppe Pasqualino, Mirko Salvatore Rapisarda e Diego Milazzo (cl 1984) "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Rapisarsa agendo quale intermediario di Pasqualino cedeva a Milazzo Diego, che acquistava per farne cessione a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina. Commesso in Gela e Canicattì in data antecedente e prossima al primo agosto 2019".

Giuseppe Pasqualino, Mirko Salvatore Rapisarda e Diego Milazzo (cl 1994)  "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Rapisarda, agendo quale intermediario di Pasqualino, cedeva a Milazzo Diego, che acquistava per farne cessione a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina dal valore non inferiore a 4mila euro. Commesso tra Gela e Canicattì i data antecedente e prossima al 30 settembre 2019". 

Giuseppe Pasqualino, Mirko Salvatore Rapisarda e Morena Milazzo "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Rapisarda, agendo quale intermediario di Pasqualino, cedeva a Morena Milazzo che acquistava per cederla a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina dal valore non inferiore a 2.650 euro. Commesso fra Gela e Canicattì in data antecedente e prossima al 30 settembre 2019". 

Diego Milazzo (cl 1994) "perché cedeva a Mirko Rapisarda un quantitativo di cocaina dal peso pari a 1,5 grammi. Commesso a Gela il 10 ottobre 2019".

Giuseppe Pasqualino, Diego Milazzo (cl 1994) e Loredana Marsala "perché, in concorso tra di loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e in tempi diversi,  Marsala Loredana e Diego Milazzo agendo quali intermediari di Giuseppe Pasqualino cedevano a un soggetto non identificato un quantitativo imprecisato, ma verosimilmente pari a 90 grammi, di cocaina. Commesso tra Gela e Canicattì in data 22 dicembre 2019". 

Giuseppe Pasqualino e Diego Milazzo (cl 1994) "perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Milazzo, agendo quale intermediario di Pasqualino, cedeva a un soggetto non identificato di Ravanusa un quantitativo di cocaina. Commesso tra Gela e Canicattì in data 14 gennaio 2019". 

Giuseppe Pasqualino e Morena Milazzo "perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, Pasqualino cedeva a Milazzo, che acquistava per farne cessione a terzi, un quantitativo imprecisato di cocaina. Commesso tra Gela e Canicattì in data 26 novembre 2019". "Milazzo, agendo quale intermediario di Pasqualino, cedeva a un soggetto non identificato un quantitativo di cocaina. Commesso tra Gela e Canicattì in data 27 novembre 2019". 

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Le misure applicate agli agrigentini

Il gip del tribunale di Caltanissetta ha disposto per Ignazio Agrò la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Agrigento e di non accedervi senza l'autorizzazione del giudice; per Gianluca Attardo la misura della custodia cautelare in carcere; per Gioacchino Giorgio la misura cautelare della custodia cautelare in carcere; per Loredana Marsala la misura cautelare degli arresti domiciliari; per Diego Milazzo (classe '84) la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico; per Diego Milazzo (classe '94) la custodia cautelare in carcere, per Morena Milazzo gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e per Giuseppe Terrasi la misura del divieto di dimora nella provincia di Agrigento.   

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