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Cronaca

Pescatori accusati di essere scafisti, il Riesame revoca la custodia cautelare

L'inchiesta è quella che, il 28 luglio, ha portato al fermo dei componenti del motopesca "Hadj Mhamed", bloccati dalla Guardia di finanza, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

La custodia cautelare in carcere è stata revocata dal Riesame: non erano scafisti ma pescatori. L'inchiesta è quella che, il 28 luglio, ha portato al fermo dei componenti del motopesca tunisino "Hadj Mhamed", bloccati dalla Guardia di finanza, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L'imputazione, in particolare, è quella di avere fatto entrare illegalmente almeno cinque tunisini, che avevano pagato 4 mila dinari a testa per essere trasportati dalle coste vicino al porto di Mahdia (Tunisia) a Lampedusa, col sistema della "nave madre": a poche miglia dall'isola i migranti sarebbero stati imbarcati su uno dei tre barchini a motore a disposizione del motopesca e indirizzati verso la terraferma.

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A fare ricorso al Riesame, ottenendo la revoca della misura della custodia cautelare in carcere, è stato il collegio difensivo degli indagati.

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