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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

I licenziamenti di Girgenti Acque, i sindacati: "Aumenteranno i costi e il servizio peggiorerà"

I segretari provinciali hanno, ufficialmente, invitato le aziende a recedere e hanno dichiarato - dopo una riunione durata ore ed ore - lo stato di agitazione del personale 

"Il licenziamento dei lavoratori, indispensabili per il corretto funzionamento del servizio idrico integrato, creerà un ulteriore peggioramento del già lacunoso servizio, con aggravio di costi che i licenziamenti porteranno per i contributi che l'azienda dovrà versare all'Inps e per le spese legali che dovrà affrontare a seguito delle impugnative che i lavoratori licenziati intraprenderanno. Aumenteranno, inoltre, inevitabilmente i carichi di lavoro per quanti rimarranno in servizio". I segretari provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno, ufficialmente, invitato le aziende a recedere dal licenziamento collettivo e hanno dichiarato - dopo una riunione durata ore ed ore - lo stato di agitazione del personale. 

Progetti "congelati" e struttura non più sostenibile, Girgenti Acque ha avviato i licenziamenti 

I sindacati esprimono dissesso ai licenziamenti messi in atto da Girgenti Acque "perché sono in netto contrasto con la reale situazione sempre asserita dall'azienda, perché non ci sono esuberi di personale. I lavoratori - scrivono le sigle sindacali - vantano un residuo di ferie e permessi non goduti di circa 9 mila giorni per il personale di Girgenti Acque e di circa 7 mila giorni per quello della controllata Hydortecne srl, per non parlare del continuo ricorso ad ore di lavoro straordinario che superano il 50 per cento delle ore lavorate. Ci sono chiaramente grosse responsabilità sulla cattiva gestione del servizio idrico integrato da parte dell'azienda, ma anche delle istituzioni titolate al controllo, indirizzo e programmazione del sistema acque: governo regionale, amministrazione comunale e assemblea territoriale idricha per non aver provveduto al rifacimento delle reti che perdono il 50 per cento del prezioso liquido e degli impianti di depurazione, di cui buona parte sono sotto sequestro perché non funzionanti". 

"Inoltre, si è mantenuta l'illegalità - incalzano i segretari provinciali delle sigle sindacali - permettendo ai Comuni di non conferire reti e impianti che la gestione solidale del servizio idrico integrato impone. Occorrerebbe fare eseguire tutti i lavori necessari a portare soluzioni definitive a rete e impianti, spendendo le somme disponibili e non utilizzate che lasciano la provincia con le infrastrutture idriche obsolete e inadeguate. Tutto ciò darebbe un notevole impulso all'economia di questa disastrata provincia, in termini di adeguamento del servizio idrico agli standard europei e contribuirebbe a dare risposte occupazionali di cui abbiamo estremo bisogno". 

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