L'escalation di furti in appartamento, c'è la svolta? Esami su tre sospettati
La Procura dispone accertamenti biologici per i fratelli Alessandro e Fabrizio Rizzo e per il napoletano Roberto Iovine
L'inchiesta sui furti in appartamento ad Agrigento, in particolare sull'escalation registrata fra la fine del 2017 e i primi giorni del 2018, si allarga. Il pubblico ministero Chiara Bisso ha disposto alcuni accertamenti tecnici nei confronti di tre sospettati. In particolare bisognerà comparare i loro profili genetici con del materiale biologico trovato nei cinque appartamenti, sparsi per la città, razziati dai ladri che hanno portato via di tutto: gioielli, indumenti, oggetti elettronici e tanto altro. Cinque gli episodi al centro dell'indagine.
In tutti i casi sono state rotte delle finestre. Non è da escludere che i ladri possano essersi feriti lasciando delle tracce di sangue. Adesso il pm sospetta di due persone, arrestate poco più di un anno fa per un furto in casa a San Leone, e del fratello di uno di loro. Si tratta di Fabrizio Rizzo, 28 anni, di Agrigento; Roberto Iovine, 54 anni, di Napoli e di Alessandro Rizzo, 25 anni, di recente condannato per rapina e stalking. I tre sospettati (difesi dagli avvocati Calogero Lo Giudice e Daniele Re) potranno partecipare alle operazioni tecniche, in programma l'1 luglio nel gabinetto regionale della polizia scientifica di Palermo.