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Domenica, 28 Aprile 2024
Il promemoria / San Leone / Viale delle Dune

L'erosione costiera a San Leone e il crollo della pista ciclabile: quando dimenticare la storia fa male

In una città dove la polemica, spesso anche faziosa, è perennemente dietro l'angolo si è continuato a parlare, quando qualcuno ha avanzato timori per il sopravanzare del mare, di un progetto errato e del fatto che è stata una "follia" creare il percorso per le bici a ridosso dell'arenile

Era il 2 aprile del 2015 quando, in pompa magna, veniva annunciata l'aggiudicazione dei lavori di somma urgenza a protezione della strada danneggiata dall'erosione costiera. L'appalto, con un ammontare netto di 173.245,53 euro, venne affidato dal genio civile di Agrigento. Il Comune, allora guidato dal commissario straordinario Luciana Giammanco, era tenuto - ed effettivamente lo fece - a occuparsi delle opere di rifinitura del viale Delle Dune e della rimessa in esercizio della pista ciclabile. All'inizio di novembre del 2014 una mareggiata aveva "inghiottito" il marciapiede e una consistente porzione di pista ciclabile. Il bilancio comunale "non consentiva di porre in essere alcun tipo di intervento straordinario a protezione della sede stradale e a salvaguardia della pubblica e privata incolumità". Fu quindi necessario attendere - i tempi della burocrazia, specie se c'è da intavolare una sinergia fra enti diversi, non sono mai andati di pari passo con quelli della natura - fino a febbraio del 2015 per ottenere il finanziamento di 277mila euro dalla Regione. Già dopo il crollo di novembre 2014, fra mille agguerrite polemiche, c'era un "mantra": mettere in atto tutte le iniziative possibili per evitare che l'erosione continuasse l'opera di disfacimento.

Ripristinati - e restituiti alla collettività - marciapiede e pista ciclabile, ogni tipo di preoccupazione, almeno apparentemente, è caduta nel dimenticatoio. Si sa, del resto, come vanno queste cose: ci sono centinaia e centinaia di priorità in termini di lavori pubblici, mancano sempre i soldi e quando non c'è l'urgenza (dettata, genericamente, dal dover garantire l'incolumità e assicurare servizi) si cerca di far altro, di dare altre necessarie risposte. La natura, delle priorità degli enti, però se ne infischia. Fa il suo "corso" e la storia, che nulla ha insegnato, si ripete. Inesorabilmente. E così è stato anche stamani.

Il crollo della pista ciclabile

Crolla la pista ciclabile del viale delle Dune, Mareamico: "Un disastro annunciato da settimane"

Indispensabile mantenere la memoria storica

Le mareggiate, l'erosione costiera non hanno memoria storica di quanto è stato difficile, e polemizzato, far nascere la pista ciclabile a San Leone. E forse - cambiando amministratori, funzionari e vertici degli enti a vario titolo coinvolti (demanio, genio civile, capitaneria di porto) - non ce l'hanno nemmeno gli esseri umani. In una città dove la polemica, spesso anche faziosa, è perennemente dietro l'angolo si è continuato a parlare, quando qualcuno ha avanzato timori per il sopravanzare dell'erosione costiera, di un progetto errato e del fatto che è stata una "follia" creare la pista ciclabile a ridosso dell'arenile. Chiacchiere, neanche da bar, che talvolta sono sembrate legittime, giuste. Però - c'era, e c'è, un però - visto che l'opera, dopo tanti sacrifici, è stata realizzata, non bisognava far altro che salvaguardarla. E dal 2015 al 2024 fare qualcosa di concreto per frenare le mareggiate e salvare il salvabile.

Si dice che "la storia insegna" (non soltanto quella dei libri di scuola), ed ecco perché non si dovrebbe mai dimenticare quello che è stato, quello che può aiutare nella gestione e salvaguardia della "res publica". AgrigentoNotizie, oggi, è "costretta" ad assolvere al compito di promemoria di quelle che sono state le tappe salienti per arrivare ad avere una pista ciclabile - l'unica in città - a San Leone. Ma anche, nel corso del tempo, dei ripetuti campanelli d'allarme.

Tutte le tappe salienti 

4 agosto 2011. Dopo anni d'attesa e di proclami è arrivato il finanziamento: 700 mila euro dal dipartimento Infrastrutture, mobilità e trasporti della Regione Sicilia. La pista ciclabile - lo prevede il progetto del Comune - si snoderà dallo stabilimento di Ps fino alla fine del viale Delle Dune, con stalli ai due estremi per il noleggio delle bici. "Saremo rapidi" - garantiva l'allora assessore ai Lavori pubblici Renato Buscaglia, facente parte della Giunta di Marco Zambuto.

17 ottobre 2013. Dopo aver rivoluzionato la viabilità, cantiere aperto per realizzare 2 chilometri di pista ciclabile. "Cantiere che testimonia come la città dia segnali di ripresa economica", dichiarava l'allora sindaco Zambuto. Cantiere che fu preceduto e seguito da polemiche di ogni sorta: sulla viabilità, sugli autobloccanti da utilizzare per realizzare la pista. 

Maggio/Giugno 2014. Niente inaugurazioni, ma la pista ciclabile è in funzione. Ed è stata operativa prima che l'allora sindaco Marco Zambuto, il 12 giugno, si dimettesse.

5 novembre 2014. La pista ciclabile è crollata. Le mareggiate non le hanno dato nessuna possibilità di scampo. Il titolare dell'Oceanomare dichiarò, nelle ore successive al cedimento, che aveva già fatto presente il rischio alla protezione civile comunale e che gli era stato risposto: "Soldi non ce ne sono!". Strada interdetta, giornate di sopralluoghi e perizie tecniche contrassegnarono le settimane successive. Un progetto, per far fronte all'erosione della costa, era già pronto dal 2009 e nel 2010 era stato fatto un primissimo intervento di ripascimento. Un intervento che però, come dimostrato dai fatti, non è servito. A quei primi lavori ne dovevano seguire altri anche perché la zona è catalogata a rischio e a pericolosità elevata. I fondi necessari, allora, vennero dirottati dalla Regione all'emergenza centro storico. 

3 febbraio 2015. Il commissario straordinario del Comune, Luciana Giammanco, è riuscita ad ottenere il finanziamento di 277mila euro dalla Regione. Somma per i primi interventi di rifacimento e messa in sicurezza del tratto di strada del viale Delle Dune. 

2 aprile 2015. Affidati i lavori di somma urgenza, iniziati poche settimane dopo, cambiando ancora una volta, in piena primavera, la viabilità del quartiere balneare. 

21 gennaio 2017. Dopo la segnalazione di MareAmico e la diffida da parte del genio civile, il Comune è intervenuto due volte in 24 ore per ripristinare la staccionata del viale Delle Dune abbattuta dalla forza del mare.

2 ottobre 2018. E' stato realizzato un secondo steccato di protezione, per pedoni e ciclisti, lungo il viale Delle Dune, all'altezza dell'ex Oceanomare. "La staccionata non era idonea - ha spiegato l'assessore comunale Gabriella Battaglia - e in attesa che inizino i lavori per la protezione della pista ciclabile abbiamo realizzato un secondo steccato con restringimento del marciapiede. Il progetto per mettere in sicurezza questa parte di marciapiede ha avuto i pareri favorevoli della Sovrintendenza e dell'ex Demanio Marittimo ed è inserito nel bando della manutenzione della viabilità. Non abbiamo ancora contezza dei tempi ma rientra fra le priorità".

13 novembre 2019. Le mareggiate continuano a fare i danni. La pista ciclabile è impraticabile e i chioschi fanno la conta dei danni. 

29 gennaio 2024. AgrigentoNotizie, primo fra tutti, si è accorto che la forza del mare, all'altezza del tratto di confine fra la terza e la quarta traversa, è avanzata fino al marciapiede. L'acqua, oltre a erodere il tratto iniziale di pavimentazione fino ad arrivare alla pista ciclabile, ha scoperto i pilastri di un vecchio chiosco dismesso da molti anni. La protezione civile è intervenuta sistemando le transenne sul tratto di strada e, quindi, riducendo a una corsia la stessa pista.

L'erosione "accorcia" la pista ciclabile

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