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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Carte false per acquistare terreno? Sinatra dal gip: "Non è vero nulla"

L'albergatore si è difeso per oltre due ore: "Nessuna collusione con i funzionari della Regione, neppure li conosco"

“Colluso con i funzionari della Regione? Credo di averli incontrati due o tre volte in tutta la mia vita, di uno di loro non ricordavo neppure il nome quando l’ho letto nell’ordinanza”. L’albergatore Enzo Sinatra, 82 anni, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di abuso di ufficio e falso, si è difeso per oltre due ore davanti al gip Francesco Provenzano che ha firmato l’ordinanza su richiesta del pm Alessandra Russo. Sinatra ha raggiunto il tribunale senza la scorta delle forze dell’ordine e, assistito dal suo difensore Antonino Gaziano, ha risposto alla sfilza di domande del giudice. “Non c’è stata nessuna collusione con i funzionari della Regione, ho chiesto sedici anni fa di acquistare quel terreno e di tutta la pratica si è occupato un avvocato amministrativista da me incaricato”.

"False attestazioni per comprare terreno", arrestato albergatore

La Procura contesta a Sinatra di essersi appropriato con mezzi fraudolenti di un terreno di 2.200 metri quadrati, adiacente a Villa Genuardi e quindi confinante con l’hotel della Valle di cui è proprietario, a un prezzo stracciato di poco più di 10 mila euro e in maniera illegale perché non si poteva alienare “in quanto ricadente su un’area di interesse archeologico”. A dire “no”, peraltro, ci aveva pensato la Sovrintendenza che aveva autorizzato la vendita solo di un’area confinante di poco più di 1.000 metri quadrati.

Patronaggio: "L'area è stata restituita alla collettività"

Grazie alla complicità di un tecnico a lui vicino, l’architetto Tito Cece, architetto salernitano di 72 anni; e di due funzionari ritenuti compiacenti - Dania Ciaceri, 62 anni, dirigente del servizio Patrimonio del dipartimento del Bilancio e del Tesoro della Regione siciliana e Ninfa Cangemi, 57 anni, funzionaria dello stesso ufficio – Sinatra avrebbe stipulato un atto notarile con cui si appropriò dell’intera area destinandola a parcheggio dell’albergo. “Il prezzo non è affatto stracciato – ha detto – ed equivale a quello che la Regione aveva speso in precedenza per espropriare alcuni terreni analoghi nella zona". 

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