"Hanno abbandonato gli studenti disabili": chiesta condanna per preside e tre insegnanti
L'imputazione di maltrattamenti scaturiva dal mancato svolgimento delle attività didattiche: in primo grado il giudice li ha scagionati. "Mai seguito alcun percorso scolastico"
"I minori disabili sono stati lasciati a loro stessi senza alcun impegno da parte degli insegnanti di sostegno affinchè interagissero con la classe e senza alcun controllo da parte della dirigente scolastica il cui compito era quello di vigilare sul loro operato. Ci sono prove inequivocabili come le foto che mostrano i ragazzi del tutto soli".
Il sostituto procuratore generale Rita Fulantelli chiede alla Corte di appello di ribaltare il verdetto, emesso il 13 maggio del 2021 dal giudice monocratico Antonio Genna, che ha assolto la preside e i tre docenti di sostegno dell’istituto “Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro dall'accusa di maltrattamenti che scaturiva dal presunto "abbandono" di tre studenti disabili che frequentavano la scuola.
Maltrattamenti, la procura generale impugna 4 assoluzioni
Il magistrato che rappresenta l'accusa al processo di appello ha chiesto, quindi, la condanna a 2 anni per la preside Laura Carmen Sanfilippo, 56 anni. Due anni e sei mesi per tre insegnanti: Vincenzo Fontana, 64 anni; Giuseppina Clementi, 59 anni e Lillo Quinto Marino, 63 anni. L'accusa a loro carico scaturiva dalle denunce dei genitori dei ragazzi che sostenevano che i loro figli sarebbero stati abbandonati a scuola, senza che venissero inseriti in alcun percorso didattico.
Fra le contestazioni, in particolare, quella di averli abbandonati, durante le ore di lezione, su un materassino a dormire oppure lasciarli giocare davanti a un computer. Accuse che sono state escluse dal giudice al processo di primo grado che adesso saranno valutate dalla Corte appello sulla base del ricorso della procura generale secondo cui il tribunale avrebbe del tutto escluso dalle motivazioni alcune testimonianze decisive e, al tempo stesso, non si sarebbe neppure pronunciato sulla richiesta di produzione di alcuni video.
Alla richiesta di condanna si sono associati i legali di parte civile Luigi Troja e Marco Giglio. I difensori degli imputati - gli avvocati Daniela Posante, Santo Lucia e Francesco Scopelliti - illustreranno le loro arringhe il 22 maggio.
