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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Palma di Montechiaro

"Non abbandonarono studenti disabili", assolti preside e tre docenti

"Il fatto non sussiste", secondo il giudice. L'imputazione di maltrattamenti scaturiva dal mancato svolgimento delle attività didattiche. Schermaglie durante le conclusioni di pm e difensori degli imputati. Il pm aveva chiesto 4 condanne

"Assoluzione perchè il fatto non sussiste". Secondo il giudice monocratico Antonio Genna, la preside e i tre docenti di sostegno dell’istituto “Tomasi di Lampedusa” di Palma di Montechiaro, non sono responsabili del reato di maltrattamenti perchè non abbandonarono tre studenti disabili che frequentavano la scuola.

Prosciolti, quindi, la preside Laura Carmen Sanfilippo, 53 anni, e gli insegnanti Vincenzo Fontana, 61 anni; Giuseppina Clementi, 55 anni e Lillo Quinto Marino, 60 anni. L'accusa a carico degli imputati - difesi dagli avvocati Daniela Posante, Santo Lucia e Francesco Scopelliti - scaturiva dalle denunce dei genitori dei ragazzi che sostenevano che i loro figli sarebbero stati abbandonati a scuola, senza che venissero inseriti in alcun percorso didattico. 

Fra le contestazioni, in particolare, quella di averli abbandonati, durante le ore di lezione, su un materassino a dormire oppure lasciarli giocare davanti a un computer. Accuse confermate dal dibattimento, secondo il pubblico ministero Roberto Gambina che aveva chiesto la condanna a 1 anno e 2 mesi per la preside Sanfilippo e a un anno e 6 mesi per gli altri tre docenti.

Richiesta di condanna alla quale i difensori di parte civile - gli avvocati Luigi Troja e Rossana Avanzato - si sono associati. Troja, in particolare, ha attaccato gli imputati "i quali, a prescindere dall'esito del processo, hanno mostrato scarsa professionalità e ancora minore moralità nell'abbandonare gli alunni. La scuola è missione, non uno stipendificio". Il legale di parte civile, che difende i genitori di un ragazzino disabile che frequentava la scuola, ha accusato alcuni testi. "Sono stati mendaci, risibili e offensivi", ha detto.

Argomenti ai quali ha replicato la difesa, in particolare l'avvocato Daniela Posante, che ha definito "infamanti e calunniose le accuse a carico della preside e dei docenti ricambiando i sospetti di falsa testimonianza per il padre di uno dei ragazzini. Non c'è stato alcun abbandono nè, in ogni caso - ha concluso -, si può configurare l'accusa di maltrattamenti".

Gli altri avvocati della difesa, Santo Lucia e Francesco Scopelli, hanno sottolineato pure "che tutti i testi del dibattimento hanno escluso la circostanza che gli studenti venissero abbandonati". 

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