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Venerdì, 26 Aprile 2024
Servizio idrico

Aica, la società ha perso oltre un milione e 300mila euro: il nuovo cda chiede una relazione agli uffici

I componenti del consiglio di amministrazione prendono atto di una relazione di fine aprile dell'ex commissario Scalia che individua un cospicuo buco nelle casse dell'ente che però nessuno pare saper quantificare

C'è un "buco" di circa un milione e mezzo di euro nel bilancio di Aica. Anzi, per essere più precisi e anche più in tema con il linguaggio del servizio idrico, è una perdita. Una somma consolidata, messa nero su bianco nel bilancio per l'anno 2022 e cristallizzata lo scorso 17 aprile in un atto a firma del commissario straordinario Fiorella Scalia.

"Un'elevata perdita", la definisce oggi in un provvedimento il nuovo Cda, con il presidente Settimio Cantone che, contattato telefonicamente, ha chiarito che, in sintesi, non parla di numeri di cui non è sicuro.

Infatti il consiglio di amministrazione, ammesso che "se non vengono adottati gli opportuni provvedimenti, di compromettere la situazione economico-finanziaria di Aica", ha desso ritenuto di "acquisire una dettagliata relazione economico-finanziaria sulle cause strutturali e contingenti che hanno determinato una perdita di siffatto ammontare".

Una relazione che dovrà essere realizzata dal Collegio dei Revisori "in ordine alle cause che hanno prodotto il disallineamento negativo della gestione economico-finanziaria, evidenziando i fatti di gestione economica rilevanti, le criticità riscontrate, il rapporto costi/oneri sostenuti e ricavi/proventi conseguiti, avendo cura di fornire osservazioni e proposte al Consiglio di Amministrazione per eventuali misure correttive da adottare nell’immediato al fine di raggiungere il pareggio di bilancio".

Nella delibera del commissario Scalia si parla di una perdita di gestione di 1 milione e 300mila euro "principalmente a causa dell'aumento del costo dell'energia elettrica". A questo si aggiunge, secondo scalia, una pedita di gestione di oltre 3 milioni di euro sempre per il medesimo motivo, con i costi per energia che hanno un impatto del 35% sul totale dei costi. 

Una situazione che, appunto, il Cda vuole contro-verificare ma che è stata già esposta in modo abbastanza chiaro dalla delibera 8 dell'allora commissario Scalia, la quale evidenziò come la società avesse soprattutto una difficoltà da gestire, cioè gli elevatissimi costi per l'energia elettrica. Sempre l'ex commissario, ma nella sua lettera di commiato ribadì come Aica dovesse al più presto dotarsi di un piano aziendale per iniziare a ridurre le perdite e rendere solida la propria struttura economica.

Intanto, nelle more che gli uffici facciano i conti, il Consiglio di amministrazione ha trovato una nuova "casa" per Aica. Al modico prezzo di 90mila euro annui per una sede ceduta in affitto da una società, la  Ventana Srl. L'unica proposta tra quelle vagliate, secondo il Cda che "in tempi celeri consentirebbe il trasferimento della sede aziendale. Inoltre, fra le soluzioni sopra prospettate, la stessa risulta la più idonea per gli scopi in oggetto, in considerazione del buono stato di conservazione, nonché delle considerevoli dimensioni dei fabbricati e degli spazi proposti che consentirebbero ad Aica di poter concentrare in un unico sito tutti i propri comparti".

Le altre proposte erano tutte di locali ricavati in spazi pubblici offerti da Irsap, Comune di Agrigento o Comune di Cattolica Eraclea.

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