rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Servizio idrico

Aica, via al nuovo Cda, ex commissario Scalia ai sindaci: "Si esca dall'immobilismo"

Lunga lettera aperta ai cittadini del già componente del consiglio di amministrazione, che non risparmia stoccate a sindaci e componenti della società

Inizia da oggi pomeriggio la nuova fase di Aica. Sono stati infatti ufficialmente incaricati i componenti del nuovo Cda della società, superate le incompatibilità del presidente designato, Settimio Cantone. 

I nuovi vertici della società idrica pubblica si insedieranno probabilmente la prossima settimana, chiudendo una fase commissariale durata qualche mese. 

Ed è proprio dall'ex commissario Fiorella Scalia che arriva una lunga lettera aperta rivolta ai cittadini che tracciando il lavoro fatto in questi mesi (e prima ancora come componente del vecchio Cda) non rinuncia a mettere in chiaro alcune questioni e a lanciare vere e proprie bordate.

"Il Consiglio di Amministrazione precedente di cui ho fatto parte, con i necessari distinguo tra le diverse persone e professionalità, malgrado l'indubbio lavoro svolto, ha mostrato notevoli defaillances sia nella capacità di decidere - dice ad esempio -, sia nella attività di programmazione, sia per quanto attiene alle questioni relative ai rapporti con la curatela fallimentare. Ciò ha condizionato la vita di Aica sul piano della programmazione e delle strategie aziendali".

Scalia evidenzia di aver "cercato con grande impegno di modificare il modus operandi del Cda".

Ma non solo. Scrive ancora:  "Nel ruolo di commissario straordinario ho lavorato in sinergia con il direttore generale che ho avuto il piacere di nominare". Una nomina che era "la logica conclusione di un concorso pubblico e di un legittimo iter amministrativo che non poteva essere cancellato per ostruzionismi politici, per contrapposizioni tra le parti o per la volontà di mantenere una situazione di calma piatta e di galleggiamento per non operare scelte complesse e impegnative che invece devono essere fatte".

Aica, nel 2022 accumulato un passivo di 4 milioni: convocazione in Prefettura sulla trasparenza del Cda 

Ancora più duro quanto aggiunto dopo, quando Scalia dice che da commissario ha operato "incurante di polemiche sterili provenienti dall'esterno e dei presunti diktat di qualche membro dell'assemblea dei sindaci che, dopo la mia nomina, avrebbe voluto impormi con cortesi 'consigli' di restare 'immobile' e di non svolgere alcuna attività amministrativa".

Il riferimento è soprattutto allo scontro avuto con i revisori dei conti in merito alla votazione del piano del fabbisogno del personale. "Purtroppo - scrive - anche il collegio dei Revisori, i cui componenti sono pure essi nominati come il Cda, oltrepassando di molto il ruolo conferitogli dallo statuto e dalle vigenti norme, avrebbe voluto imporre una stasi immotivata dell'azione amministrativa congelando financo la nomina del legittimo vincitore del concorso per direttore generale".

Scalia rivolge inoltre diversi appelli ai sindaci componenti dell'assemblea di Aica. Gli chiede innanzitutto di decidere di ripianare i debiti di bilancio derivanti dall'incremento per la spesa dell'energia elettrica per gli anni 2021 e 2022 e, contestualmente "assumere decisioni su come patrimonializzare l'Azienda che ad oggi, con un capitale sociale di 20.000 euro neanche interamente versato (manca il Comune di Licata), non ha alcuna possibilità di accedere al credito".

Esisterebbe in tal senso una proposta del direttore generale che il nuovo Cda troverà sul tavolo, con cui si chiederà alla
proprietà di ripianare i debiti, che non si possono nascondere, e, contestualmente, di patrimonializzare l'Azienda. La decisione finale spetta ovviamente ai sindaci che possono anche rifiutare e/o cambiare la proposta. Ma senza una "proposta" del Cda non c'è storia.  Una inerzia in tal senso - continua Scalia - sarebbe una colpa grave di chi amministra, anche per un periodo
determinato come quello di un Commissario straordinario.  Ed ancora, gli stessi Comuni, che hanno a pieno titolo la proprietà dell'azienda, dovrebbero, per rispetto delle regole comuni e dei cittadini consumatori che pagano le bollette del SIl, provvedere, anche con un piano di rientro, a pagare i consumi ad Aica per gli usi civici che a loro competono (circa 2.500.000 euro)".

Nuovo Cda di Aica, spunta la prima grana: il presidente è incompatibile con lo statuto

Va inoltre riorganizzata l'azienda approvando - e applicando - il piano del fabbisogno del personale approvato dalla stessa Scalia nei mesi scorsi.

Ecco la lettera: Lettera aperta alle cittadine e cittadini utenti

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aica, via al nuovo Cda, ex commissario Scalia ai sindaci: "Si esca dall'immobilismo"

AgrigentoNotizie è in caricamento