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Sabato, 27 Aprile 2024
Trasporti / Lampedusa e Linosa

I tanti problemi legati ad aerei e traghetti: presentato un esposto a procura, prefettura e ministero

Ecco nel dettaglio le criticità rappresentate dal movimento politico culturale "Pelagie Mediterranee" e le richieste avanzate

"In molte circostanze è venuta a mancare la garanzia della continuità territoriale, prevista dalla normativa europea". E' su questa base, rappresentando punto per punto, i disservizi e i disagi che vivono - sul "fronte" trasporti - gli abitanti di Lampedusa e Linosa che Giacomo Sferlazzo, coordinatore del movimento politico culturale "Pelagie Mediterranee" ha presentato un esposto alla Procura, alla prefettura, al ministero dei Trasporti e alla Regione Sicilia. Ad essere rappresentate le criticità di aerei e traghetti. Ecco, nel dettaglio, cosa viene evidenziato. 

Aerei

"Chiediamo legalità e quindi che venga fatto rispettare il contratto stipulato tra l'Enac e la compagnia aerea, in questi punti: 'nell’ipotesi in cui, fino a 24 ore prima della partenza, i sistemi di prenotazione evidenzino, per circostanze contingenti, una domanda di posti per singola tratta superiore al 80% dell’offerta complessiva giornaliera, il vettore che ha accettato gli oneri di servizio pubblico si impegna a incrementare l’offerta introducendo voli supplementari o utilizzando aeromobili di capienza superiore senza alcun onere aggiuntivo per le amministrazioni pubbliche'. Dovrà essere garantito il trasporto delle salme”. Chiediamo - scrivono dal movimento politico culturale -  la riapertura della contrattazione per il servizio di tratta continuità territoriale, da e per Lampedusa, aumentando il numero di posti dell'aeromobile in base alle statistiche relative al mutato movimento passeggeri (forze militari, Croce rossa, funzionari ministeriali) nei periodi di picco del movimento passeggeri". Pelagie Mediterranee invoca anche l'aumento della riserva degli attuali 3 posti per problematiche urgenti di carattere medico-sanitario, "separando tale quota da quella per esigenze degli organi istituzionali" - hanno spiegato - . Ed inoltre - richiesta che non è affatto di poco conto - di "garantire il servizio cargo aereo per il trasporto del pescato e dei pacchi leggeri almeno in una tratta giornaliera (mattina)". 

Nave

La vita economica delle Pelagie, in quanto isole, è strutturalmente legata al trasporto marittimo. Sia per quanto riguarda lo spostamento delle merci, che per il turismo che è la principale fonte di reddito degli isolani. I traghetti trasportano isolani, turisti, forze dell'ordine e, quando servono, vengono usati anche per i trasferimenti dai migranti dall'hotspot. "Crediamo che i mezzi usati per garantire la continuità territoriale con la terraferma non dovrebbero venire destinati ai trasferimenti dei migranti - scrive il movimento politico culturale - . Tali operazioni hanno spesso generato la situazione grottesca di passeggeri obbligati a viaggiare sequestrati nelle cuccette e questo perché gli spazi comuni dei ponti vengono usati per i migranti. Le navi trasportano il pescato della marineria, ma consentono anche l'approvvigionamento delle nostre attività economiche e garantiscono le forniture di carburante, bombole di gas e permettono il trasferimento dei rifiuti sulla terraferma". Le isole Pelagie hanno, al momento, due tratte: una in regime di “libero mercato” che copre la tratta della mattina, che è la più importante per il commercio e una nave in regime di “tratta di continuità territoriale” che copre la tratta serale.

"La tratta che è in regime di 'libero mercato' in due anni ha aumentato di circa il 40% il prezzo dei biglietti e recentemente ha eliminato la corsa del lunedì portando il servizio a 5 giorni la settimana. Su entrambe le tratte è stato imposto, da circa 5 anni, - prosegue l'esposto di Giacomo Sferlazzo - il servizio di 'ralla' per lo scarico degli articolati. Prima lo sbarco degli articolati avveniva con mezzi delle ditte private senza nessun costo aggiuntivo. Oggi, per ogni tratta, un singolo articolato paga mediamente per il servizio di 'ralla' circa 70 euro. La 'spinatura' a bordo che consente di mantenere la catena del freddo è attiva un solo giorno la settimana creando enormi disservizi per il trasporto di merci da frigorifero e/o congelatore e per il trasporto del pescato. I camion per il trasporto dei carburanti pagano circa 600 euro in più di un camion della stessa stazza, nonostante vengano poi fatti abitualmente viaggiare durante trasporti non riservati a merci pericolose, incidendo così in maniera sostanziale sul rincaro del prezzo dei carburanti. La società Pelagica è stata estromessa dai lavori di rizzaggio/derizzaggio in favore dello svolgimento in autoproduzione di tale operazioni da parte della compagnia Siremar-Caronte Tourist Isole Minori. C'è però una recente sentenza del Tar Liguria - spiega Sferlazzo - che stabilisce che gli armatori possono utilizzare i propri marittimi per operazioni portuali solo quando non sono disponibili i portuali e la loro mansione deve essere dedicata ed extra-tabellare".

Le richieste 

"Chiediamo che la nave della continuità territoriale venga spostata la mattina e quella in stato di 'libero mercato' venga spostata nella tratta serale fino a quando non si trovi una soluzione definitiva; che venga eliminato il costo del servizio di 'ralla'; che venga garantito lo spinaggio dei camion frigorifero come previsto dalla legge; che si rivedano gli orari di arrivo e partenza delle navi per razionalizzare il servizio merci e passeggeri sentite le esigenze delle comunità di Lampedusa e Linosa; che si proceda al ripristino delle infrastrutture portuali di Linosa. Ed ancora - conclude l'esposto - che il servizio di rizzaggio/derizzaggio venga affidato nuovamente alla società Pelagica società cooperativa e che si riveda il contratto per il servizio di continuità territoriale valutando l'ipotesi di un pagamento a tratta effettuata”.

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